Negli ultimi periodi ascoltiamo opinioni che nessuno ha chiesto da parte di quegli stessi individui che hanno "diretto" le nostre terre verso quello che oggi sono. Santo Stefano è l'anello debole di un triangolo di potere che si perpetua da ormai decenni. La provincia della Spezia è sempre stata definita un baluardo, una "roccaforte" della sinistra: quella sinistra che vede nella sua essenza il socialismo, la tutela verso gli interessi di tutti (ricchi e poveri che siano), una sinistra che qui influenzata dal potere è diventata quello che ha sempre combattuto.
E così i compagni di Sarzana hanno preso il controllo della Provincia...avete notato il cambiamento di Sarzana nel corso di 20 anni? E' lì la risposta a tutto: una dirigenza che, in barba agli interessi di tutta la provincia ha sempre marciato per conto suo; e così è nato il nuovo San Bartolomeo, ospedale fatiscente e già vecchio ancor prima di essere inaugurato... ospedale che doveva sorgere proprio dove ora, un altro cittadino di Sarzana molto influente, vuole continuare a versare container che ormai superano di gran lunga le altezze massime consentite. L'area retroportuale che nessuno, nemmeno il sindaco Federici, vuole nella propria città verrà ulteriormente ampliata a Santo Stefano. E noi che sognavamo un'economia trainata dal turismo, dalla gastronomia, dalla storia. Provate ad affacciarvi dalla bellissima p.za Colonna a Ponzano Superiore e vedrete cosa resta di questa utopia.
Il Movimento 5 Stelle, che vede nei suoi fondamenti una visione dell'Italia come Turismo, Cultura, Gastronomia non può permettere che questi signori "brucino" letteralmente dei possibili investimenti. Per questo vogliamo sederci al tavolo delle trattative e dire la nostra visione del Paese che vorremmo amministrare. Il tempo dei grandi illuminati è finito. Lo dimostrano i fatti: lo dimostra l'eredità che questi grandi Manager lasciano al territorio che hanno governato.
Non bastano i posti di lavoro che questa politica elemosina a chi ne ha bisogno per mettere a tacere le nostre coscienze. Mille posti di lavoro non cambiano l'economia; le visioni e le idee si.