Abbiamo ascoltato le peripezie dell'assessore Baudone che, nel puerile tentativo di negare l'evidenza, sosteneva persino che il finanziamento per la pista ciclopedonale fosse arrivato a fronte di "segni tratteggiati a matita" come se la pratica dei finanziamenti pubblici fosse, o fosse ancora, una faccenda da discutere al bar, tra una focaccina ed un bicchiere di bianchetto bello fresco, scarabocchiando qualcosa su un foglietto unto e stropicciato.
Crediamo che questo modo di fare politica sia alla frutta e sarebbe bene che l'assessore e tutta la giunta di cui fa parte prendessero atto che quello che abbiamo evitato, con le nostra azione politica e la nostra denuncia pubblica sia un grave problema che avrebbe messo il Comune di Sarzana, la Provincia della Spezia e la Regione Liguria in una situazione di estrema illegittimità nei confronti dell'Unione Europea.
Richiedere infatti 2 finanziamenti per due progetti contrapposti ed in conflitto tra loro, dove in pratica il secondo andrebbe a cancellare quanto finanziato dal primo, è illegittimo ed espone tutti gli enti coinvolti a gravi e serie ripercussioni che noi intendiamo assolutamente evitare.
Riteniamo inoltre che l'interruzione del tracciato della Rete Ciclabile Ligure, che il progetto della strada dentro il Miro Luperi produrrebbe, metta a repentaglio l'integrità del progetto finanziato con fondi FAS nell'intero arco ligure ed in particolare nello spezzino mettendo a rischio di gravi ripercussioni l'Ente Regione, la Provincia ed i Comuni coinvolti nel progetto.
In conclusione riteniamo gravissimo il modo di agire dell'Assessore Baudone ed in generale di tutta la Giunta Cavarra che neppure di fronte all'evidenza hanno pensato, quantomeno, di riflettere e di rivedere quanto da loro fino ad ora proposto su via Paradiso, pensando solo a ribattezzare "bufala creata ad arte" un progetto esecutivo, quello sulla pista del Lunense, in cui loro stessi hanno, recentemente, creduto, avallandolo e cofinanziandolo.
Cavarra e la sua giunta la smettano di agire con scarso rispetto per le regole, la trasparenza e la partecipazione, come questa situazione, e la sonora bocciatura del piano spiagge, hanno inequivocabilmente dimostrato, ed evitino di mettere ancora Sarzana ed i suoi Cittadini a rischio di danni economici a causa delle loro scelte ottuse e prepotenti.