"Caro Paolino,
ricordi il tuo sogno di un ANPI libero e indipendente dai partiti? Fatto di giovani donne e giovani uomini liberi e animati esclusivamente dalla difesa dei valori della Resistenza e antifascismo? Qualche anno fa avemmo anche dei diverbi su questo tema, in occasione di una tornata elettorale delle comunali a Sarzana; oggi siamo in un momento storico in cui l'ANPI deve esprimere il massimo della sua autonomia per rappresentare uno degli ultimi baluardi della difesa della Democrazia assieme al sindacato. Basti pensare al prossimo referendum sulle "riforme istituzionali" del governo, che sono un vero e proprio sfregio alla Costituzione e alla Democrazia di questo Paese.
Oggi l'ANPI a Sarzana è una realtà dilaniata da guerre tra bande, una associazione incapace di trovare una soluzione condivisa e di svolgere un congresso libero, democratico e partecipato. Davvero servirebbe la tua autorevolezza e limpidezza di valori umani, culturali e politici per porre freno a questa deriva. Da parte nostra, come sindacato, ci chiediamo se la nostra presenza all'interno di ANPI sia gradita o vissuta come un fastioso corpo estraneo. Nel DNA della CGIL la Resistenza, l'antifascismo, gli scioperi del 44 con le fabbriche occupate dai nazisti e dai fascisti della decima, le grandi lotte contro i licenziamenti politici degli anni 50, sono elementi fermi e imprescindibili. L'ANPI di Sarzana può e vuole rinunciare a questo patrimonio?
Oggi più che mai tutti noi sentiamo la mancanza di un uomo che ha saputo scegliere la parte giusta e contribuire alla Liberazione del Paese. Il segretario della CGIL e la CGIL stessa sono pronti a fare un passo indietro, ma almeno che ci siano consegnate le tessere e ci sia consentito di partecipare al prossimo congresso, libero e democratico, portando il nostro contributo".