Auspichiamo dopo anni di enorme disagio per chi la piazza la vive e la frequenta abitualmente, che da parte dei pubblici poteri prevalga il buon senso e che tramite una procedura partecipata e previo il sostanziale (e non formale) rispetto delle prescrizioni ricevute, si possa raggiungere una soluzione condivisa che, nei tempi più brevi, ponga fine al cantiere pluriennale e restituisca il luogo alla città.
Le Associazioni e i Comitati, coprotagonisti sin dall'inizio, avendo rischiato anche di dovere sopperire economicamente alle scelte erronee degli uffici comunali, rivendicano il riconoscimento del loro ruolo anche in senso propositivo e quindi si aspettano di contribuire all'assetto finale della piazza, attraverso una progettazione partecipata e condivisa.