Personalmente ritengo che demolire e ricostruire l'ospedale del Felettino sia un errore di valutazione sotto molti aspetti. Intanto si trova in un luogo alquanto infelice, con scarse possibilità di creare adeguati parcheggi, a meno di opere faraoniche con costi elevatissimi, e comunque in posizione non baricentrica rispetto alle città di Spezia e Sarzana, ragionando nell'ottica di un unico ospedale, cosi come prevederebbe la Legge.
Forse la demolizione dell'ospedale e la sua ricostruzione, al Partito Democratico spezzino torna a fagiolo per far sparire definitivamente lo scandalo dell'ultimo piano della struttura, non certo finanziato dalla Giunta Biasotti, mai ultimato e ancor peggio, costruito sembra, senza le prescritte autorizzazioni edilizie e strutturali.
Alla mia precisa domanda in commissione nè il Dottor Conzi amministratore ASL 5, nè il Sindaco di Spezia Federici, hanno dato risposta. Il fatto che l'impresa vincitrice dell'appalto sia fallita, cosi è stato riferito, non giustifica l'ultimazione dei lavori e la mancanza delle prescritte autorizzazioni, come al solito l'ennesimo sperpero di denaro pubblico è stato perpetrato anche in questa occasione.
Per poter iniziare i lavori di demolizione dell'ospedale del Felettino si dovranno trasferire al Sant'Andrea di Spezia alcuni reparti: per l'occasione è stato ristrutturato e quasi ultimato il primo piano del padiglione 5 mentre sono in corso i lavori al piano terreno dello stesso, tutto per la modica spesa di 4.500.000.
Perché allora, vista anche la posizione baricentrica alla città, la comodità per tutti i cittadini nel recarsi all'ospedale, ben servita da mezzi pubblici e con molti parcheggi intorno, non pensare seriamente ad una ricostruzione del Sant'Andrea? Quali sarebbero i motivi ostativi a tale operazione?
La struttura del Felettino potrebbe essere alienata recuperando anche risorse per la ristrutturazione del Sant'Andrea. Sembrerebbe a prima vista che il partito Democratico spezzino sia più interessato al business dell'edilizia piuttosto che a dare servizi ai cittadini.
Meno male che nel dibattito in commissione è pure emerso che nel complesso del Sant'Andrea, in questi anni, sono stati spesi decine di milioni di Euro per renderlo a norma. Non mi permetto di fare commenti, sarei tacciato come polemico, ma basta farci un giretto per rendersi conto della situazione. Credo che i cittadini di Spezia siano sufficientemente informati senza dare ulteriori motivazioni sull'argomento.
Il centrosinistra ottenne 120 milioni, 'pazzesco rinunciare ora'; effettivamente il centro sinistra ha ottenuto molti denari, quindi a Spezia ci si aspetterebbe di trovare un'isola felice, purtroppo non sembra essere così, probabilmente è mancato qualcosa a livello manageriale, sulle decisioni adottate, sulla strada da intraprendere. Io credo che ai soldi non si debba rinunciare, si debba invece ragionare in modo diverso sulla sanità spezzina, ed il recupero del Sant'Andrea potrebbe essere per la città una grossa opportunità, questo ovviamente, è e resta un mio parere personale, è in sostanza quello che avrei realizzato io trovandomi a gestire la sanità della Spezia».