Nel corso del suo intervento in Consiglio regionale in merito al trasporto ferroviario ligure, il consigliere Juri Michelucci ha chiesto chiarezza in merito al nuovo contratto di servizio con Trenitalia, agli investimenti previsti e ha esplicitato le richieste dei pendolari, preoccupati per il nuovo orario in vigore dal 13 dicembre prossimo.
"Riteniamo – spiega Michelucci - che questo Consiglio debba essere messo a conoscenza dei contenuti del nuovo contratto di servizio, soprattutto per quanto riguarda gli interventi previsti lungo la tratta e quelli destinati al miglioramento delle condizioni di trasporto. Inoltre si ravvisa la necessità di cominciare a ragionare seriamente anche di abbattimento delle barriere architettoniche, questione sollevata in tempi recenti attraverso l'iniziativa "vorreiprendereiltreno". Mi rendo conto della difficoltà di adeguare le carrozze in circolazione ma non possiamo continuare a perdere tempo su un'esigenza così banale, se vogliamo, che è quella di un disabile che vuole poter viaggiare sui treni come chiunque altro normo-dotato.
In merito, invece, al nuovo orario di prossima adozione mi sono fatto portavoce delle preoccupazioni dei pendolari e delle loro puntuali richieste, soprattutto per quel che riguarda le zone del Savonese, del Tigullio e del Levante ligure. La tratta da Genova verso il Levante, per esempio, nella fascia di rientro pomeridiana-serale, vede tempi di percorrenza peggiorati, con solo tre treni regionali, di cui solo due diretti, con un buco nella fascia oraria 17-18 che è la più importante per i pendolari, coperta da un terzo collegamento che prevede però il cambio a Sestri Levante, con tempi di percorrenza totali superiori alle due ore e lasciando scoperto il collegamento con S. Stefano Magra e la Val di Magra. Occorre quindi ripristinare un collegamento regionale diretto nella fascia oraria 17-18.
Per quanto riguarda, invece, l'estremo Levante ligure (Sarzana e la Val di Magra), esso continua ad essere lasciato in balìa della Toscana, senza un coordinamento per un cadenzamento regionale in accordo alle coincidenze da e per Toscana ed Emilia e completamente estromesso dai treni "turistici" da e per le Cinque Terre, con Sarzana tagliata fuori da quelle tratte. Pare invece che il nuovo servizio per le Cinque Terre costi qualche milione di euro, un paradosso se si pensa che verranno soppressi ben 6 treni tra giorni festivi e feriali soprattutto nelle stazioni di Riomaggiore e Monterosso. Non si vuole investire sul turismo di qualità, preferendo quello "mordi e fuggi" delle crociere, come dimostra anche il biglietto a 4 euro per ogni stazione, molto oneroso a partire dai turisti "stanziali"che si fermano più giorni in quelle località e che devono essere liberi di muoversi sul territorio. Costi aumentati per i viaggiatori e soppressione di treni. Mi pare un risultato che lascia molto perplessi, come hanno infatti avuto modo di sottolineare commercianti e residenti della zona.
E ancora per quanto riguarda la Val di Magra i pendolari individuano la necessità di un altro collegamento regionale diretto nella prima fascia mattutina da Sarzana per Genova, poiché attualmente l'unico esistente è il regionale delle 6.08, oltre all'Intercity delle 7.32 che ha però notoriamente tempi di percorrenza più lunghi del regionale.
Insomma una rivoluzione destinata a lasciare molte criticità insolute e a crearne di nuove.