«L'apertura sarzanese rappresenta un primo passo per fornire la provincia di un importante servizio, indispensabile per i malati e per le loro famiglie – dice- Ma la struttura da sola non può far fronte alle necessità dell'intera provincia. Ritengo che sia quindi necessaria la struttura in città, baricentrica rispetto all'intero territorio provinciale ed in particolare per l'entroterra». A tal proposito il consigliere ricorda che nelle passate settimane i sindaci della Val di Vara hanno sottoscritto un documento proprio per sollecitare l'apertura dell'hospice spezzino ed hanno chiesto allo stesso Costa di farsi portavoce della richiesta.
«Si tratta di una richiesta più che legittima, considerato che Sarzana non è raggiungibile dalla Val di Vara con i mezzi pubblici, se non attraverso diversi cambi di autobus e tempi lunghissimi» dice Costa che spiega: «La struttura spezzina non è ancora stata realizzata, benché ci siano gli spazi disponibili, perché non è inserita nel Piano sanitario, varato ed approvato dalla passata giunta regionale e tuttora vigente – dice – Per questo mi farò portavoce, in seno alla mia maggioranza, della necessità di rivedere il Piano, nella parte relativa all'hospice nella provincia della Spezia, e di apportare le necessarie modifiche».
Continua il consigliere: «Mi fa piacere verificare, attraverso articoli apparsi di recente, che la necessità dell'hospice alla Spezia adesso sia condivisa dal Pd, lo stesso Pd che, invece, fino a pochi mesi fa era di diverso avviso, come dimostra il Piano sanitario elaborato ed approvato dalla passata giunta di centrosinistra . – dice – Credo che con la scelta di localizzare l'hospice soltanto in Val di Magra, il Pd abbia voluto fare una sorta di compensazione tra Sarzana e La Spezia, ma ora, visto che non governa più, non ha più bisogno di mantenere questi equilibri. Per quanto ci riguarda, noi siamo lontani da queste logiche. Puntiamo a soddisfare le reali esigenze dei cittadini».
In chiusura Costa – al fine di evitare strumentalizzazioni - chiarisce che la sua assenza all'inaugurazione dell'hospice di Sarzana non ha motivazioni polemiche, ma è legata a impegni istituzionali: ha preso parte, oltre che al lavoro in commissione, alla riunione dei componenti dell'Osservatorio regionale per il riassetto istituzionale, in seno al quale si discuteva del futuro dei dipendenti della Province, oggetto di riordino a livello nazionale. «Lo ripeto – dice Costa - ritengo che entrambe le strutture, la sarzanese le la spezzina, siano necessaire per la nostra provincia».