Ciò detto la strada della Ripa necessita di essere riaperta in entrambi i sensi di marcia in tempi ragionevolmente brevi. In proposito ho il dovere di dire che non possiamo ancora dirci tranquilli. La Regione si è impegnata in tale direzione, dopo aver legittimamente rigettato la proposta della Provincia che prevedeva una serie di interventi sul versante. Tale nostra proposta, a mio parere, aveva il vantaggio di permettere la riapertura nei due sensi in circa sei mesi di lavori con costi molto contenuti. Ma si è preferita una soluzione più strutturale.
Ringrazio per l'assunzione di tale impegno, ma ora questo obiettivo va perseguito sul serio. Le prime ipotesi avanzate in tal senso dalla Regione volte a realizzare un bypass centrale in zona fluviale si sono rivelate subito impraticabili e ora l'ipotesi più realistica rimasta in campo sta nella realizzazione di ampi tratti di galleria artificiale, opere per le quali la Regione dovrà garantire progetto e risorse sufficienti. È altrettanto fondamentale avere certezze nella tempistica che va definita subito con un cronoprogramma trasparente. E soprattutto è indispensabile avere certezza del finanziamento entro la primavera. Sarebbe davvero un dramma se dovessimo andare avanti nell'incertezza con lotti finanziati a spot.
Fiducioso che ciò non si verificherà rimane aperto un tema: nel periodo transitorio durante la fase di realizzazione delle gallerie artificiali che accadrà? Nella migliore delle ipotesi, è bene dirselo, ci vorranno almeno due anni di cantiere. Saranno anni nei quali la Ripa rimarrà a un senso di marcia e del tutto chiusa in caso di forti piogge? Per evitare questa drammatica ipotesi credo che non vi sia altro modo se non quello di riconsiderare opere di manutenzione straordinaria, di tecnologie e di regimazione di acque nel versante superiore volte ad escludere rischi per il transito. Questa via non ha la pretesa di sostituire la messa in sicurezza definitiva. Sono due modalità che si integrano per gestire al meglio la transizione riducendo al minimo i disagi dei cittadini. Le progettazioni che la Provincia ha già predisposto sono a disposizione della Regione alla quale ne chiedo il finanziamento in modo da configurare un piano completo e capace di evitare anni di ulteriori disagi a cittadini e imprese.
Insomma evitiamo che le esigenze comunicative o politiche prevalgano sulla complessità del problema Ripa e cerchiamo il percorso giusto, quello più serio ed efficace."