L'incontro, che si è svolto martedì 27 ottobre, era stato richiesto per manifestare la forte preoccupazione per i gravi ritardi nella realizzazione del programma di riqualificazioni e ammodernamenti produttivi dell'Arsenale della Spezia, conosciuti come Piano Brin. È stato rimarcato come, mentre il processo di declino e di degrado strutturale dell'Arsenale sia ulteriormente avanzato, il Piano Brin dopo il suo avvio abbia invece subito un grave rallentamento. La preoccupazione per l'irreversibilità della condizione degli impianti e per la dispersione delle loro potenzialità produttive sono state al centro dell'incontro.
"Sindacati e città - ha sottolineato il Sindaco Federici - non intendono assistere alla dissipazione di questo patrimonio. Con senso di responsabilità, consapevoli delle difficoltà della finanza pubblica, ma con fermezza e nettezza chiedono risposte sul futuro dell'Arsenale. Si fa pressante la necessità di delineare un disegno generale sul destino complessivo, nel medio e lungo termine, di questo enorme apparato produttivo e si fa ancora più urgente la necessità di avviare nel breve termine quanto previsto dal Piano Brin".
Il sottosegretario Rossi, programmando una serie di sopralluoghi e di incontri alla Spezia entro la fine dell'anno ha aperto come richiesto il confronto sul futuro produttivo dello stabilimento, confronto che potrà essere gestito anche alla luce della legge di stabilità in discussione.
Altro elemento centrale della discussione sono state le questioni attinenti l'industria della difesa alla Spezia e in particolare problematiche riguardanti OTO Melara e MBDA. Si è richiesto con forza il finanziamento certo della commesse in lavorazione presso l'OTO MELARA e dei progetti di refitting dei prodotti MBDA, che garantiscono la continuità produttiva e occupazionale di entrambi i siti.