«La realizzazione, nel territorio della Val di Magra, della pista ciclabile sul Canale Lunense – spiega Pucciarelli - ha come obiettivo la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l'attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità di vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione per conoscere lo stato attuale dei lavori e per capire qual è l'Ente a cui competono la manutenzione ordinaria e straordinaria della pista ciclabile».
Dalla precedente Giunta regionale, sottolinea il consigliere, sono stati stanziati su proposta degli ex Assessori alle Infrastrutture e allo Sviluppo economico, rispettivamente Raffaella Paita e Renzo Guccinelli, 1.600.000 Euro per finanziare tale opera. Si tratta di risorse, individuate nell'ambito del programma attuativo regionale Fas 2007 – 2013, per realizzare 21 chilometri di pista ciclabile lungo le sponde del Canale Lunense, da Santo Stefano di Magra a Ortonovo. E' stato compito della Provincia di La Spezia procedere alla progettazione esecutiva e, in seguito, appaltare l'opera.
«L'inizio effettivo dei lavori è avvenuto il 29 luglio 2014 e la fine è prevista per il 22 settembre 2015 - dice Pucciarelli - Per tale opera sono state impegnate risorse pubbliche per un totale di 1.676.195,46 Euro, dei quali Euro 1.308.092 derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007 – 2013, 51.789 dalla Provincia di La Spezia e 316.313 dai Comuni interessati. A fronte di questi finanziamenti però, i tratti terminanti della pista ciclabile versa nel degrado più assoluto».
L'assessore nella risposta data quest'oggi in aula ha comunicato che la fine dei lavori è prevista a maggio 2016, salvo ulteriori ritardi per le condizioni meteo e incrementi di spesa, poiché il progetto iniziale non aveva previsto protezioni per i ciclisti.
«Come già a suo tempo dissi in Consiglio Comunale a Santo Stefano – conclude la Pucciarelli - in tempi di ristrettezze economiche come quelle attuali, ritengo che si debba dare la priorità a quelle che sono emergenze e la pista ciclabile non era e non è una di quelle. Le scelte politiche della precedente Amministrazione che aveva presentato il progetto come l'opera del secolo, hanno fatto indebitare i Comuni per poterla realizzare e tra questi Comuni vi sono quelli che oggi protestano, assieme all'ex Assessore Paita, perché mancano i soldi per la realizzazione del Ponte Ceparana. Perché anziché investire sulla pista ciclabile non hanno investito sulla bretella?».