I Comuni vengono raggruppati in quattro fasce come da tabella in immagine (dati 8 ottobre) e l'aggiornamento avverrà mensilmente.
"Con questa iniziativa - si legge sul sito della multiutility -non si vuol colpevolizzare nessuno ma semplicemente evidenziare la difficoltà per ACAM, alle prese con impegni stringenti definiti nel Piano di Riassetto condiviso dai creditori, di poter mantenere i suddetti impegni, far fronte puntualmente al pagamento delle retribuzioni al personale, pagare, di norma, a 30 gg. dall'emissione fattura i propri fornitori correnti a fronte di ritardi significativi nei tempi di pagamento".
L'obiettivo di ACAM è di portare progressivamente tutti clienti, ed i Comuni in particolare, a saldare i propri debiti vs. il Gruppo alla scadenza delle fatture o con un ritardo massimo di 20 giorni dalla scadenza delle stesse.
"ACAM - leggiamo ancora - non vuole certo negare i problemi di finanza pubblica che affliggono i Comuni, stiamo però parlando di un tributo pagato dai cittadini per un servizio specifico, i rifiuti, e questo tributo dovrebbe essere passante dal Comune, cui si versa, al Gestore del servizio.
Quindi, nessuna accusa o volontà di fare una "lista dei buoni e dei cattivi", ma un accorato appello alla responsabilità e ad uno sforzo di miglioramento tale da mettere nelle condizioni ACAM di soddisfare, come giusto che sia, al meglio le esigenze di qualità dei servizi che eroga nel territorio provinciale. Questo obiettivo si raggiunge solo operando insieme e facendoci reciprocamente carico del rispetto dei relativi impegni". (8 ottobre)