"In realtà il tutto è figlio della assoluta mancanza di programmazione che avrebbe dovuto essere attuata qualche anno addietro, ma in Italia funziona così da sempre. - prosegue - Ricordo che in uno dei pochi incontri sull'argomento ai quali ho partecipato, (troppi incontri denotano a mio avviso la volontà di non fare) le ferrovie manifestarono la necessità di interventi consistenti nelle stazioni di Riomaggiore e Manarola, in pratica i binari dovrebbero spostarsi nella parte centrale lasciando posto ad ampi marciapiedi laterali.
Proposi a quel punto di verificare la possibilità di un accesso diretto dalla galleria alla sovrastante via dell'Amore con la conseguente possibilità di treni speciali o riservati per i crocieristi con una unica fermata in galleria ed un accesso diretto alla via dell'amore. Questa operazione, se possibile, consentirebbe, oltre che di aumentare in maniere consistente gli spazi sui marciapiede, di "smistare" il flusso verso percorsi inizialmente alternativi ai borghi e una conseguente diluizione.
Dal lato Riomaggiore inoltre è già finanziato e si attende il progetto definitivo in corso di definizione finale, per poi procedere all'appalto, il sentiero che dalla stazione porta alla marina e, a salire, fin quasi alla batteria.
Le stesse dighe, (sia di Riomaggiore che di Manarola) già progettate, potrebbero servire da sfogo fisico, infatti sulle stesse è prevista una spianata per tutta la loro lunghezza di circa 6 metri.
Inoltre, e non fatto secondario, questo "sistema di ingresso" potrebbe generare un controllo dei flussi invitando gli operatori turistici a vendere tanti biglietti di accesso quanti sono i posti disponibili sui treni riservati.
Eventuali ulteriori concreti interventi di miglioramento sono possibili sia per i traghetti che per i bus turistici". (22 agosto)