«Ciò che si sta verificando in queste ore al confine francese a Ventimiglia è il frutto della politica tartufesca del governo Renzi incapace di farsi rispettare a livello europeo e della gestione ipocrita dell'immigrazione perpetuata dal ministro Alfano – dichiara Viale - Ricordo che secondo quanto dichiarato dal capo della Polizia Pansa, in una recente audizione in Senato, lo scorso anno in 60 mila sedicenti profughi si sono rifiutati di farsi identificare col chiaro obiettivo di andare a spasso per l'Europa. Oggi con la sospensione del trattato di Schengen vengono al pettine i nodi della fallimentare politica sull'immigrazione del governo Renzi-Alfano.
Per quanto riguarda le competenze della Regione Liguria, col presidente Toti ci stiamo adoperando per il controllo sanitario attraverso la Croce Rossa al confine ventimigliese.
Per quanto riguarda invece l'ordine pubblico la competenza è tutta del ministro Alfano che, contrariamente a quanto ha dichiarato in queste ore, avrebbe dovuto già da tempo richiedere la sospensione di Schengen evitando così che tutti quelli che girano per l'Europa ci tornassero indietro. Ventimiglia, se non si interviene in tempi brevi, rischia di diventare un catalizzatore di tensioni sociali, con l'arrivo di nuovi profughi che stanno già convergendo qui da Roma e Milano.
La stazione ferroviaria è attualmente un'autentica "terra di nessuno". Ribadisco fin da subito l'assoluta contrarietà all'apertura di centri d'accoglienza a Ventimiglia».