"Vi ricordate le parole dell'allora assessore Vesco e quelle della candidata presidente Paita? Dal 1 gennaio 2016 il nuovo gestore partirà con il servizio. - prosegue l'affondo - Ovviamente sono parole che non trovano riscontro nella realtà. Questo abissale ritardo, tipico della politica italiana, ha lasciato le aziende come Atc Esercizio senza la possibilità di compiere quelli investimenti necessari per l'effettuazione di un servizio pubblico almeno dignitoso, con autobus vecchi in deposito e officine fatiscenti.
Ad aggravare il quadro ecco la Provincia della Spezia, gestore del servizio pubblico spezzino, che non ha più le necessarie risorse economiche per far fronte al mantenimento del servizio.
Atc è così costretta a ridurlo: i famigerati tagli sono sotto gli occhi di tutti.
Questa situazione è stata rappresentata dalla Provincia ai comuni spezzini in due riunioni, peccato che vi hanno partecipato solo quattro enti su trentadue: è evidente che il trasporto pubblico interessa molto poco agli amministratori locali.
La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista ha contrastato con tutti i mezzi a sua disposizione questa legge che privatizza il trasporto pubblico e che dal prossimo 15 giugno comincerà a produrre i sui effetti negativi sull'utenza: tagli alle corse e, inevitabilmente, rincari dei titoli di viaggio. Questa è la "ricetta" che rischia di portare al baratro il Tpl.
Forse è anche per via di queste scellerate politiche di privatizzazione degli ultimi anni che il Pd (vedasi Raffaella Paita) ha perso le elezioni regionali. Non certo per Luca Pastorino".