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Rifondazione: “Sinistra proceda compatta contro le due destre, anche in Liguria” In evidenza

La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista esprime grande soddisfazione per l'esito delle elezioni regionali e comunali del 31 maggio scorso. "Con 1641 preferenze il nostro candidato Massimo Lombardi è il primo spezzino di "Rete a Sinistra", - si legge in una nota - superando nettamente il già ottimo risultato ottenuto cinque anni fa.

 

Peccato per la mancata elezione, dovuta all'ingiusta legge elettorale che assegna a Spezia solo tre seggi, nonostante il quasi 10% ottenuto dal candidato presidente Luca Pastorino.

Una legge modificata pochi mesi fa dagli stessi che hanno perso fragorosamente la Regione dando però la colpa agli altri.

Il 5,96% di "Rete a Sinistra" a Spezia, miglior risultato regionale, è stato ottenuto grazie al fondamentale contributo di tutte le componenti e i candidati, impegnati strenuamente su tutto il territorio provinciale: questa deve essere la base su cui ripartire per costruire un progetto solido e concreto per la sinistra unita.

Procedere compatti è assolutamente necessario contro le due destre createsi nella regione e nel Paese.

La stessa soddisfazione la esprimiamo anche a Lerici, dove la nostra Stefania Novelli è risultata la prima della lista di sinistra "Cambiamo in Comune" con le sue 121 preferenze: un grande risultato che premia l'ottimo lavoro di Rifondazione nel comune lericino. Anche qui per una manciata di voti non è scattato il secondo seggio e così la compagna Novelli risulta la prima dei non eletti dietro al candidato sindaco Andrea Ornati, a cui va il nostro migliore in bocca al lupo per il suo lavoro di opposizione, forte del 18,69% di consensi.

Eletta invece alla grande la nostra Olivia Canzio a Levanto, con le sue 309 preferenze: a lei e ai compagni del circolo Prc levantese vanno i nostri più calorosi complimenti.

Infine non possiamo esimerci da una prima riflessione sul caso-regionali, che tanto riempiranno ancora di inchiostro le pagine dei giornali liguri e nazionali.

E' curioso, veramente curioso, pensare di schiacciare, irridere, eliminare con ogni mezzo le minoranze di sinistra (anche del proprio stesso partito!) in dissenso con l'atteggiamento ducesco del renzismo dilagante, salvo poi piagnucolare rabbiosi perchè le stesse escono dalla "ditta" e giocano la loro partita tutte insieme.

Con lo stesso ragionamento va ribaltata l'accusa ridicola di questi giorni: è infatti il Pd ad aver fatto perdere la Sinistra, non il contrario.
La mania bonapartista di Renzi, che ha contagiato il sindaco di Spezia Federici, l'ex presidente Burlando e naturalmente la mancata presidente Paita, ha fatto scopa con l'incapacità politica di capire i problemi della gente, già irrisa per tutta la campagna elettorale con spot e presenzialismi ai limiti del ridicolo.

Facile gridare alla "vocazione maggioritaria" quando si crede di essere onnipotenti, scrivendo leggi vergognose in parlamento approvate sistematicamente con la forzatura del voto di fiducia, per poi lamentarsi, accusare, incolpare e nominare di continuo chi, come noi, ha fatto il suo sacrosanto dovere: quello di opporsi a questo scempio.

Il Pd ha perso da solo, come da solo era convinto di fare l'asso pigliatutto, a Spezia, in Liguria e in Italia.

La Sinistra, quella vera, ha fatto la sua parte egregiamente e forse poteva fare ancora di più, se non fosse stato per il terrorismo sul voto "utile" (a chi?), lanciato alla disperata sui media negli ultimi giorni di campagna elettorale.

Il renzismo, con la sua violenta tracotanza, ha perso di brutto. E questa è una grande vittoria da cui ripartire".

 

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