«A causa della mancata adesione alla macroregione europea alpina – spiega Viale – la Liguria perde importanti opportunità di finanziamento sulla tutela ambientale, di sostegno alle imprese e sulle infrastrutture. Un errore imperdonabile che denuncia la politica passiva attuata da questa giunta che per 10 anni ha giustificato la mancata realizzazione di importanti opere sia dal punto di vista dei collegamenti sia della prevenzione del rischio idrogeologico con la scusa della carenza di fondi. È evidente che fossero solo balle legate all'incapacità da parte di Burlando-Paita nel fare sistema con il resto del Nord Ovest e in particolare con la Regione Lombardia, nonostante la piena disponibilità alla collaborazione più volte manifestata dal governatore Maroni.
Noi abbiamo un modo diverso di intendere la politica: siamo per i fatti e non per le parole. Siamo per collaborare anche con Regioni dal colore politico diverso se in ballo c'è il futuro e lo sviluppo della Liguria, nel totale interesse dei liguri. Noi non facciamo selezioni aprioristiche su basi ideologiche come fa invece la sinistra. Burlando e la Paita hanno preferito passare il tempo inseguendo bizzarre alleanze interregionali come Limonte, miseramente naufragate, o andare a inaugurare campanili e bocciofile per procurarsi consensi in chiave elettorale. Hanno preferito spendere 2 milioni di euro per 4 giorni di Giro d'Italia e neppure un euro per uno spazio permanente per sei mesi di Expo a Milano o per chiedere a Ferrovie dello Stato treni straordinari ogni giorno per portare i visitatori dell'esposizione a visitare la nostra regione.
Dal 1° di giugno, quando i liguri avranno finalmente mandato a casa questa sinistra miope e fallimentare, la musica cambierà. Nel nostro programma, in dieci punti, ci sono ben chiare le priorità del nostro governo della Regione: dal turismo all'agricoltura, dalle famiglia alla sicurezza, dal lavoro alla difesa del territorio dalle alluvioni.
La Lega Nord porterà al governo della Regione la politica del fare e chiuderà con la politica dei "favori agli amici". Grazie alla disponibilità del governatore Maroni potremo iniziare anche una fattiva collaborazione con la Regione Lombardia, la locomotiva economica del Paese, e agganciare finalmente nuove opportunità di crescita per la Liguria che si merita di non essere più la cenerentola del Nord».