Venerdì 2 maggio il convegno "Marketing e territorio, strategie e casi di successo a confronto", organizzato dal Comune della Spezia è stata un'importante occasione per avere intorno ad un unico tavolo Istituzioni, presidenti dei Parchi, Accademici ed operatori del settore per discutere in termini concreti delle prospettive di sviluppo del turismo per un'area ampia che abbraccia 4 provincie, La Spezia, Massa, Lucca e Parma e 7 Parchi, tra cui quello delle Cinque Terre e quello dell'Appennino Tosco Emiliano.
La Spezia è il centro naturale di questo comprensorio e venerdì scorso ne è stato anche il centro politico per l'avvio dell'ideazione di un progetto condiviso di promozione dell'intero territorio.
L'idea di valorizzare questo territorio e il sistema dei Parchi non è un concetto nuovo. Nell'incontro del 2 maggio, proprio su iniziativa di chi in questi anni ha partecipato attivamente all'elaborazione di questa idea, è stata manifestata la necessità, di costruire concretamente ed operativamente politiche di marketing territoriale di area vasta, per non perdere una importante occasione ed essere i protagonisti della costruzione di una forte identità territoriale, non delegando la costruzione dell'immagine solo a chi è interessato a vendere turisticamente il nostro territorio.
Sono stati messi in luce i punti di forza (la ricchezze e varietà dell'offerta naturalistica, la fama mondiale delle Cinque Terre, le numerose emergenze culturali, i borghi autentici, l'offerta enogastronomica) ma anche le criticità di questa importante operazione (la frammentazione amministrativa, la mancanza di una regia chiara, la tendenza conservativa, la grande differenza di attrattività e ricchezza fra la costa e l'entroterra, la carenza di servizi e linee di comunicazione fra territori, la fragilità del territorio).
In tutti gli interventi è stato ribadito con forza che presupposto necessario ed imprescindibile per la riuscita del progetto deve essere la consapevolezza da parte di tutti i protagonisti, sia pubblici che privati, dell'importanza, o, meglio, necessità di "fare sistema, con reciproco riconoscimento di ruolo, per raggiungere insieme obiettivi chiari e condivisi.
Non è più il tempo di corse solitarie, di competizioni fra realtà prossime; fattori quali le scarse risorse degli enti locali, il cambiamento radicale del flusso dei turisti/viaggiatori, impongono politiche di marketing territoriale di respiro ampio.
Altro punto fermo emerso: questo territorio, proprio perché nato e sorretto da un patto difficile e sempre da rinnovare fra l'uomo e la natura, deve investire sul turista/viaggiatore che decide di sceglierci come meta (o tappa) per vivere un'esperienza, per vivere un territorio autentico e non di "plastica", per gustare cibi che provengono dalle terre e dal mare prossimi.
Per arrivare a questo è necessario rivalutare quelle attività strettamente collegate alla conservazione/tutela del territorio quali l'agricoltura e l'allevamento, consapevoli del fatto che questo territorio non è caratterizzato dall'essere selvaggio bensì dall'essere sapientemente forgiato e modellato dall'uomo;
- l'utilizzo e valorizzazione dei prodotti locali nella ristorazione e nella distribuzione, l'individuazione di una filiera corta di qualità, che garantisca la sostenibilità economica dei settori primari.
Un progetto ampio e complesso per gli obbiettivi che si prefigge e ambizioso perchè al suo interno è insita la ricerca ed individuazione di un'identità territoriale non ancora ben definita, operazione non facile, stante la densità di culture, storie, esperienze, la varietà dei paesaggi.
Tutte queste sono ricchezze che non si possono né si devono disperdere ma che è necessario comporre per riuscire a costruire un'offerta turistica che sia vera prospettiva di crescita economica e cultura per il nostro territorio.
Per passare dalla fase di elaborazione alla fase operativa sarà preziosa la collaborazione con l'Università la Bicocca di Milano, che, gratuitamente, ha messo a disposizione le proprie competenze per l'elaborazione di progetti finalizzati ad ottenere fondi e risorse necessari per organizzare, infrastrutturale e promuovere l'area dei 7 Parchi di Mare e d'Appennino.
Un progetto ambizioso che richiede molto lavoro, ma ci sono tutti i presupposti per pensare che sia una sfida che insieme possiamo vincere."