Infatti le scelte fatte dal governo Monti in materia di lavoro, ricerca e università sono scellerate e aggraveranno ulteriormente la crisi.
Sosteniamo da tempo le ragioni del nostro no a tutte le scelte che questo esecutivo ha fatto in ogni settore e parimenti riteniamo indispensabile che lo stesso vada a casa il prima possibile.
Siamo quindi a fianco dei lavoratori in sciopero in questa battaglia giusta, legittima e sacrosanta, interrogandoci per l'ennesima volta su come sia possibile che certe forze che si autodefiniscono di centro-sinistra sostengano questo gruppo di disastrosi governanti che, non paghi di quanto hanno fatto già nel sdettore proivato, minacciano senza alcuna vergogna di estendere la'brogazione dell'articolo 18 anche ai alvoratori pubblici. Parole del "ministro dei licenziamenti" (come è giusto che si debba nominare) Elsa Fornero.
L'ennesimo smacco operato dal governo Monti ai lavoratori viene dal settore scuola. Riteniamo infatti vergognoso che nel nuovo maxi concorso indetto dallo stato dopo anni di blocco, vengano di fatto tagliati fuori coloro che hanno sofferto anni di precarità mandando avanti il mondo della scuola unicamente grazie alla loro passione per questo mestiere, non certo per la gratifica professionale.
Un'ulteriore offesa ai lavoratori vecchi e nuovi i quali si ritroveranno, assolutamente innocenti, all'ennesima guerra tra poveri.
Ribadiamo la nostra ferma e decisa contrarietà a queste politiche insensate e devastanti per il presente e il futuro dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani e diamo appuntamento al prossimo 12 ottobre per la mobilitazione nazionale studentesca contro le politiche nefaste del governo Monti anche nel mondo scolastico.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia