Il tema sollevato da mesi dalle Associazioni degli Spedizionieri, degli Spedizionieri Doganalisti e degli Agenti Marittimi del Porto della Spezia, e poi ripreso da altre realtà portuali italiane, rappresenta il rischio connesso all'attenuazione dei controlli fiscali e della tutela della sicurezza e della salute pubblica che questa nuova procedura potrebbe comportare, essendo la merce trasferita direttamente nei magazzini dell'importatore dopo essere sbarcata nei Porti Italiani senza le verifiche e le garanzie in vigore.
Il Sen. Massimo Caleo incontrando il Presidente di Confindustria Giorgio Bucchioni ed i Presidenti delle Associazioni Spedizionieri Alessandro Laghezza, Agenti Marittimi Andrea Fontana, Doganalisti Flavio Borra, e Bruno Pisano del Comitato di Presidenza ha manifestato tutto il suo impegno a sostenere a tutti i livelli i pericoli di questa nuova procedura voluta sperimentalmente dall'Agenzia delle Dogane.
I rischi connessi alla procedura dei corridoi doganali, il trasferimento del valore aggiunto dei Porti in zone dell'interno, la presunta violazione di norme comunitarie e l'impoverimento dell'indotto portuale con conseguenti danni economici al territorio e l'occupazione sono le questioni che il Sen. Massimo Caleo ha recepito come elementi da non sottovalutare degni di riflessione ed approfondimento a tutti i livelli.
Il Sen. Massimo Caleo ha apprezzato l'impegno delle Associazioni e ha colto con soddisfazione che il tema dei Fast corridors è stato fatto proprio anche dal Sindaco della Spezia Massimo Federici e dal mondo sindacale e del lavoro oltre che da altre realtà associative italiane.
Il Senatore Caleo ha precisato che il tema ha riscontrato autorevoli attenzioni a livello parlamentare e che l'interrogazione da lui presentata è stata firmata e sottoscritta, tra gli altri, dal Vice Presidente del Senato, Senatrice Lanzillotta, e dal Presidente della Commissione Finanze, Sen. Marino.