Il direttivo ha istituito una commissione di saggi che si riunirà nei prossimi giorni per discutere della nomina del nuovo segretario, che avverrà il 7 maggio in una nuova riunione del Direttivo provinciale. Cimino, durante il suo intervento di commiato, ha proposto il nome di Matteo Bellegoni, attuale segretario FIOM, come prossimo segretario della Camera del Lavoro.
Riportiamo il testo del saluto che Lorenzo Cimino ha voluto rivolgere alle compagne e ai compagni della CGIL:
"Per me, la CGIL non è solo la più grande organizzazione sindacale.
La CGIL è un pezzo della mia storia, della mia vita; in CGIL sono cresciuto come lavoratore, cittadino, dirigente sindacale e politico; ma, soprattutto, come uomo. Restiamo umani, è un bello slogan, pieno di significato, che in CGIL s'incarna nelle donne e negli uomini che la vivono e la animano; amici e amiche con i quali ho condiviso momenti difficili ed esaltanti, cadute e vittorie; risate e occhi lucidi. Compagne e compagni che hanno onorato non solo il lavoro e la lotta sindacale, ma l'essenza stessa del termine "compagno". La CGIL è la mia famiglia, e la famiglia non si abbandona mai.
Oggi io non lascio la CGIL. Mi dimetto da Segretario della Camera del Lavoro e rimango, e rimarrò sempre, un iscritto e militante della CGIL. Lascio questo incarico che ho avuto l'onore di ricoprire per sette anni e che ho cercato di svolgere al meglio delle mie possibilità, senza risparmiarmi. Un incarico che ho potuto portare avanti grazie all'impegno e al sostegno di un meraviglioso gruppo dirigente, al supporto di tutti i segretari di categoria, dei funzionari, del personale, degli iscritti. Grazie a tutta la CGIL, grazie di cuore.
Lascio questo incarico per affrontare una nuova avventura: il progetto di ricostruire la sinistra in questo territorio e in questo Paese. Una sfida grande e difficile, alla quale voglio e credo di poter dare il mio contributo. Per questo mi sono candidato alle elezioni regionali. Perché credo che una sinistra moderna, plurale, che rimetta al centro il lavoro, i diritti, la cultura, l'ambiente, la pace non solo sia necessaria per il futuro nostro e dei nostri figli, ma imprescindibile. Se sarò eletto, porterò le battaglie, i valori e le ragioni del lavoro, della difesa del territorio, della cultura, del sindacato in Consiglio regionale. Se non sarò eletto, lo farò nel mio posto di lavoro, nella società, nel territorio. In entrambi i casi, lo farò insieme a tutti voi.
Al prossimo segretario generale va il mio abbraccio e il mio in bocca al lupo. Sono certo che lo aspetta un compito difficile, perché in questo momento storico il sindacato e i diritti dei lavoratori sono oggetto di un attacco senza precedenti; ma sono anche certo che sarà un compito anche facile nelle difficoltà, perché potrà contare in questa meravigliosa comunità delle donne e degli uomini della CGIL spezzina. Al lavoro e alla lotta!"