E aggiunge Moretti: «Sottolineiamo inoltre di non avere avuto alcuna convocazione da parte delle associazioni datoriali per discutere di queste problematiche. Il nostro auspicio è che tutte le parti interessate ossia datori di lavoro, autorità portuale e terminalisti possano trovare un punto in comune che insieme all'efficienza e all'innovazione mantenga i livelli occupazionali».
Fit Cisl infine precisa che i dati postivi del traffico passeggeri non possono fare dimenticare che il core business del nostro porto sia in termini di occupazione che di Pil prodotto il traffico containerizzato e di merci. Per questo non si non può ulteriormente aspettare ritardi nella realizzazione delle opere previste come il Prp del Porto, la ferrovia Pontremolese e il nodo di Santo Stefano Magra.