Quello che ha scatenato l'ira e la protesta della coordinatrice PD, riguarda quanto scritto nell' etichetta "oppure falla lavare dalla tua mamma,è il suo lavoro".
Partendo dal presupposto che la Politica dovrebbe tutelare al massimo le nostre aziende oramai in via di estinzione,ritengo insensato e controproduttivo una levata di scudi di questo tipo che ha oltrepassato i nostri confini oltre che la decenza,con conseguenze che potranno ricadere sui lavoratori e sulle lavoratrici dell'azienda stessa.
Da donna e mamma non vedo quale oltraggio alla figura femminile possa arrecare il messaggio contenuto nell'etichetta ,forse la coordinatrice vive male questo ruolo e non riesce quindi a distinguere l'ironia dall'offesa.
Tra i "lavori " di una mamma c'è il lavaggio di una felpa e come tutti gli altri viene svolto con amore e con orgoglio.
Nonostante queste mie considerazioni in merito all'esposto,avrei comunque apprezzato questa presa di posizione se,in segno di coerenza nella difesa delle donne,avessi visto una levata di scudi da parte della coordinatrice e di tutte le esponenti del PD,contro chi in casa nostra,le obbliga ad indossare il burqua,ne impedisce l'inclusione sociale,le sottopone all'infibulazione, le considera inferiori mettendole all'ultimo posto dopo gli animali.
Ma di fronte a queste gravi discriminazioni ,non vedo battaglie che partano dalle donne del Pd, bensi'il loro silenzio assoluto quando si vuole cancellare la figura di mamma e di papa'e sostituirli con un generico genitore 1 e genitore 2.
A queste donne ,tra loro metto la Boldrini che ha attaccato gli spot in cui la mamma serve la famiglia a tavola, consiglio di vivere serenamente il ruolo di donna e di mamma perché è un dono, e le invito a lottare concretamente per chi invece questo privilegio non ce l'ha, specialmente se questo avviene in casa nostra.