Oggi, politici che si professano di nuovo stampo, escludono interventi di privati sul territorio invece di gestirli per favorirne la crescita; chiaro sintomo di barricata ideologica contro l'imprenditoria che prende in considerazione solo il beneficio in termini di voti invece di valutare l'investimento che potrebbe essere attuato dai singoli individui nel comune impegnandosi sul territorio e nel marketing.
Tener conto delle tasche dei cittadini e preoccuparsi meno delle proprie ideologie antiprogressiste dovrebbe essere buon senso comune, soprattutto in un momento di crisi economica e di aumento progressivo ed esasperante della tassazione. Sono certo che i residenti sarebbero molto contenti in un avvicinamento dal punto di vista fiscale dell'amministrazione che avverrebbe solo nel momento in cui vi fosse collaborazione fra pubblico e privato; basti vedere l'ottimo esempio di Della Valle con il Colosseo.
Incentivare i flussi turistici deve essere non solo compito dell'amministrazione ma di un sistema di cooperazione tra pubblico privato che unito alla tipicità di un Marchio unico turistico, dovranno adoperarsi: nei motori di ricerca on-line, nei social, nella carta stampata e nella politica diplomatica andando ad intraprendere rapporti di politica diplomatica con per una crescente visibilità.
E' di vitale importanza l'inserimento della nostra città in un mercato più ampio per incentivare una destagionalizzazione.
La proposta turistica deve prendere in considerazione un necessario incontro tra le strutture ricettive, le attività commerciali del territorio e i servizi al turista che devono essere perfettamente in linea con il mercato attuale.
La Nostra città è una piccola, grande realtà ove abbiamo strutture sportive davvero importanti e poco valorizzate dal comune; esse potrebbero essere una delle tanti fonti di turismo salutare all'insegna del wellness molto in voga livello mondiale.
Non dobbiamo sottovalutare l'aspetto culturale, la migrazione di manifestazioni rilevanti come "l'Agave di Cristallo", che per altro ha portato molto beneficio a Pietrasanta, attuale sede, è stato deleterio non solo perché ha comportato una perdita di prestigio ma anche di introiti. Il mare soggetto principale del comune potrebbe essere il vero artefice di una rinascita culturale, ispirandosi ad esso potremmo indirizzarci verso un progetto di ampio respiro a cui potrebbero partecipare numerosi e prestigiosi studiosi come: i professori dell'università di ingegneria navale della Spezia, i marittimi dai militari ai pescatori, le associazioni ma anche gli scrittori; tutti coloro che hanno come minimo comun denominatore il mare. Se ben strutturato il programma avrebbe la forza non solo di essere richiamo locale ma anche internazionale potendo sfruttare in Liguria enti, inesistenti o rari nel resto del territorio nazionale, come l'istituto idrografico della Marina Militare di Genova.
Il turismo di qualsiasi forma sia, non deve essere demonizzato ma incentivato se si tratta di un flusso responsabile, sostenibile attento all'ambiente e alla popolazione. Il turista responsabile è colui che ha un atteggiamento rispettoso della cultura locale e deve garantire il benessere e la vivibilità dei residenti.
Decidere il futuro di Lerici ora spetta ai cittadini e non più a quel centro sinistra che molto ha detto e poco a fatto se non distruggere il cuore del golfo dei poeti: Lerici".