Per quest'ultima necessità (l'ufficio tecnico) l'Ente ha erogato due anni fa al comune 50.000 Euro.
Lo scorso anno, in uno degli incontri presso la Prefettura, fu concordato, al fine di venire incontro all'ente Parco, di avvicinare il costo della locazione della località torre guardiola (si tratta di una area di altissimo pregio comprendente 5 immobili richiesti dall'ente al comune per le attività del CEA) all'importo di 50.000 euro, ciò avrebbe consentito alla amministrazione comunale di avere i 50.000 euro per l'ufficio tecnico e all'ente parco immobili di prestigio (praticamente gratis nel primo anno di locazione). Gli uffici tecnici, di concerto con quelli dell'ente parco riuscirono, applicando i coefficienti minimi di legge, a stabilire un costo di locazione prossimo alle aspettative dell'ente, ma poi lo stesso rinuncio alla locazione in quanto comunque, a loro dire, troppo onerosa. Da precisare che l'ente ad oggi non ha erogata la suindicata somma di 50.000 euro in quanto non rientrante nelle finalità dell'ente.
Con la stessa motivazione ad oggi non sono stati erogati neppure i rimanenti importi in quanto, come già detto, "non rientranti nelle attività istituzionali dell'ente parco". Gli interventi e gli importi in vero erano stati concordati con i dirigenti dell'ente e portati a bilancio del comune e avrebbero dovuto essere impiegati per il rifacimento della pavimentazione dei borghi (100.000 euro, Importo che ovviamente poteva solo integrare l'intervento complessivo) 30.000 euro per la ristrutturazione della sede della polizia municipale, 10.000 euro per la sala polivalente di Volastra ecc..
Da precisare che nel corso del sopra citato incontro in prefettura, l'ente Parco ed il Comune, escludevano di utilizzare gli importi per il sistema fognario in quanto detta competenza è di spettanza ACAM ed inoltre, si presentava la necessità di un intervento complessivo su diversi tratti della rete fognaria comunale alla quale si sta lavorando.
In successivi incontri, si ipotizzava di utilizzare gli importi dovuti per la mitigazione del rischio idrogeologico, tale ipotesi, peraltro proposta e caldeggiata dal comune, sembrava stesse per concretizzarsi partendo con i lavori di regimazione delle acque dalla strada dei santuari e a seguire lungo i torrenti sino ai borghi.
Oggi sappiamo che l'ente intende finanziare il tubo fognario, (lasciando per ora in sospeso le valutazioni tecniche che portano a valutazione molto più complesse, forse non conosciute dall'ente), non sappiamo però con quali soldi. Forse con quelli che da tre anni devono essere erogati al comune e che avrà ben diritto di decidere dove vadano spesi, oppure si profila un ulteriore finanziamento aggiuntivo?
Non siamo disponibili a continuare la discussione sui media, ma lo siamo, come nostro costume, da domattina, nel sederci davanti ad un tavolo operativo per dare vita ai lavori sempre più indifferibili e non solo ad annunciarli.