Il PCdI ligure perciò prosegue sulla strada scelta all'indomani del naufragio delle primarie PD per la regione, nell'intento di partecipare alla costruzione di un programma fortemente innovativo su cui basare una coalizione di sinistra che comprenda le migliori forze della politica, dell'associazionismo e della cultura liguri da sempre schierate a fianco dei lavoratori ed a difesa dell'ambiente.
Su questa strada si è mossa finora con coerenza la Rete a Sinistra, e mentre non abbiamo nessuna remora ad accogliere nell'alleanza tutte le forze che, anche dentro il PD, si muovono in questa stessa direzione, non condividiamo invece le scelte di chi si isola in schieramenti auto referenziali.
La Liguria ha bisogno di una svolta politica decisa, che dia una risposta ai problemi dei lavoratori, a chi rischia il posto di lavoro ed a chi non lo trova, agli alluvionati che non hanno ricevuto assistenza dalle istituzioni, ai pendolari che aspettano un piano regionale dei trasporti che tenga conto delle loro esigenze, ai cittadini che non vedono sufficientemente tutelata la loro salute, ai malati che non trovano assistenza adeguata nella attuali strutture sanitarie.
Solo la sinistra unita può imprimere questa svolta, e per questo progetto politico mettiamo interamente a diposizione il nostro nuovo partito, quel Partito Comunista d'Italia che vuole mettere insieme la tradizione del PCI con la necessaria capacità di adeguarsi alle trasformazioni della struttura sociale attuale.