"Riteniamo profondamente ingiusto associare la creazione di un centro culturale islamico nel quartiere del Canaletto le parole "paura" e "terrorismo", come fanno certi rappresentanti della destra cittadina, sempre pronti a soffiare sul fuoco delle differenze etniche e religiose della nostra società".
Così in una nota la federazione provinciale di Rifondazione Comunista. "Questo allarmismo strumentale - spiegano - alimenta la cultura del sospetto, della diffidenza e del razzismo, quelli si elementi si dannosa per la convivenza pacifica nella nostra città.
Sono invece il dialogo e il reciproco rispetto i veri motori di una società più giusta e aperta nelle differenze. La libertà di culto è garantita dalla nostra Costituzione e non si capisce perchè le persone che vivono, lavorano e hanno figli che frequentano le scuole cittadine, non debbano avere un luogo dove riunirsi e poter pregare.
Per questo diciamo no alla cultura della paura e si al dialogo interreligioso nel reciproco rispetto che deve sempre esserci e che finora, a Spezia, non è mai mancato".