L'allarme arriva dalla segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, per bocca di Filippo Vergassola. "Una manovra a dir poco controproducente - prosegue - e non è un caso forse che piaccia al centro-destra. Ma è sulla sicurezza degli istituti che il governo, per voce del ministro montiano Giannini, offre il "meglio" di se. A fronte di un'esigenza unanimemente stimata per 14 miliardi, il governo Renzi ne aveva promessi 3 per gli interventi di messa in sicurezza, che al momento dei fatti sono magicamente diventati un terzo, cioè 1 miliardo circa: i tre capitoli del Piano Scuola si chiamano "scuole belle", "scuole sicure", "scuole nuove" e tutto questo sembra ancora di più una presa in giro, l'ennesima, a una generazione che attende risposte concrete, non promesse da eterna campagna elettorale. Una generazione che vive in scuole bisognose di riforme strutturali, non di interventi spot, una generazione che meriterebbe politiche serie, non piccoli aggiustamenti che interesseranno ancora una volta pochi istituti. Noi proponiamo un modello di scuola diversa (e anche una politica diversa) opposta a quella di questo governo, che alla luce dei fatti si rivela per quello che è: semplicemente inadeguato".