L'esponente spezzino di Forza Italia Riccardo Pratesi analizza la situazione del partito a livello nazionale e locale.
"Forza Italia, e prima ancora il Popolo delle Libertà e la vecchia Forza Italia - spiega - è un movimento di ispirazione verticistica. Lo scopo, i mezzi, gli uomini sono sempre provenuti dal quel fantastico uomo che è Silvio Berlusconi. Se, però, niente si può dire degli obiettivi politici e dei sistemi per realizzarli (il Cavaliere ci ha abituato ormai a coup-de-teatre e a miracolosi capovolgimenti degli assetti immaginati), molto si può e si deve dire sugli uomini che NON hanno fatto il partito. Al vertice sappiamo bene ciò che sta succedendo: Berlusconi si è fidato troppo di un gruppo di persone che, un pezzo alla volta, lo sta letteralmente lasciando "in braghe di tela", soprattutto sul piano squisitamente umano. Ma è sul territorio che si guadagnano i voti, è con la presenza continua e con l'interesse sempre pronto alle istanze della gente che si guadagnano i consensi. Questo è solo parzialmente accaduto e troppo sporadicamente. La "lotta dei Luigi" ha bruciato più di un bravo elemento ed ha condizionato per troppo tempo gli sviluppi sul piano amministrativo e politico, soprattutto in una città come la nostra che necessita di una presenza forte per fare da contraltare ad un potere "bulgaro" che si manifesta ormai da oltre mezzo secolo, inviso a molti ma al quale, a dire la sincera verità, non vedo alternative serie. Ci voleva la debacle delle Europee, era nell'aria e in molti di noi era addirittura sospirata. E' successa. Ora bisogna ripartire, perché l'elettorato moderato, pur non "orbo" dello spiro berlusconiano, è pur orfano di chi può fare il "miracolo" di apparentare quanti hanno a cuore la situazione spezzina. Forza Italia c'è, anche se non in chi te lo aspetti, ma c'è".