Così Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria, dichiara a margine della manifestazione di protesta da lui organizzata, assieme ad associazioni di cacciatori e appassionati di caccia, svoltasi in località Ponte San Luigi a Ventimiglia, al confine di Stato tra Italia e Francia, per lamentare le grandi disparità normative tra i due paesi in materia di attività e calendario venatorio. "Le Regioni italiane si stanno accingendo a stilare il calendario venatorio per la prossima stagione. In Liguria, quello che è avvenuto l'anno scorso non dovrà mai più succedere: quindi, il primo dato che oggi denunciamo è una attenzione particolare per evitare che si ripeta l'esperienza passata", afferma ancora. "Ma quello che denunciamo ancora di più, e siamo venuti a fare una manifestazione proprio sulla linea di confine fra Italia e Francia, sono le differenze di regolamentazione della caccia tra questi due paesi confinanti, talmente diverse che è pressoché impossibile parlare di Europa o di Europa unita. La regolamentazione della caccia in Francia, soprattutto per gli uccelli migratori - non esistono i 'migratori francesi' e i 'migratori italiani' - è completamente differente, stesso dicasi per il silenzio venatorio, si va a caccia due mesi in più, le specie cacciabili. Tutto questo è assurdo e paradossale: mi trovo sul confine, se faccio un passo avanti e sono in Italia, ho una sanzione penale; se faccio un passo indietro di cinquanta centimetri, mi è consentito cacciare alcuni migratori. È una Europa vergognosa, da questo punto di vista, quindi la manifestazione al confine tra Italia e Francia serve per denunciare questa vergogna, ma soprattutto per richiamare l'attenzione di chi è interessato da questi problemi e anche dell'opinione pubblica, perché così non va bene. È necessario dare certezza sui calendari venatori, ma è anche altrettanto necessario costruire un'Europa molto molto diversa rispetto a questa", conclude il capogruppo del Carroccio Francesco Bruzzone.