Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria) ha presentato un'interrogazione sul progetto del Comune di Varese Ligure di un nuovo polo scolastico.
"L'amministrazione comunale - ha detto - sta costruendo il nuovo plesso scolastico antisismico, in una area del tutto inidonea in quanto esposta a nord senza accesso e, per giunta, con un versante franoso a monte. Già in epoche passate altre Amministrazioni comunali in quel luogo volevano costruire una nuova scuola per l'Infanzia ma l'opera non fu mai realizzata proprio per problemi di natura geologica e di instabilità del versante essendo, tra l'altro, un'area ricompresa in una frana catalogata come PG2. Inoltre la platea in cemento armato che sorregge tutto l'edificio è stata costruita sopra una sorgiva e quando le pompe appositamente installate non riescono ad espellere tanta acqua quanta ne sgorga la sorgente, il cantiere si allaga". Bruzzone ha sottolineato che la parete scoscesa a monte, pur presentando un forte dislivello, è stata puntellata solamente con terre armate, gabbioni e rete metallica fissata sul versante mentre non sarebbe stata realizzata nessuna palificazione ne edificato alcun muro di contenimento. "Considerato che nei primi giorni del giugno 2013, a seguito di una giornata di pioggia - ha concluso Bruzzone - si è verificata una frana ai piedi dei gabbioni, lasciando una parte di essi sospesa nel vuoto, chiedo alla giunta se sia a conoscenza della situazione e se non ritenga opportuno avviare una appropriata verifica tecnica per verificare se le opere previste, ed in parte realizzate, a monte dell'edificio scolastico possano garantire una ragionevole sicurezza e se il plesso nel suo insieme possa garantire le medesime condizioni". Per la giunta ha risposto l'assessore all'edilizia, Giovanni Boitano, il quale ha innanzitutto ricordato che della questione si è occupata la giunta una decina di giorni fa. Ha quindi puntualizzato: "L'intervento ha un costo complessivo di 2.531.930 euro. A carico del Comune son 1.089.000 euro. Il resto è finanziato dalla Regione e per una piccolissima parte dalla Provincia. Si tratta, quindi, di un impegno importante, con una valenza rilevante per il comune e per l'intera Valle. L'area interessata è a fianco dell'edifico comunale, dal quale è separata da una strada vicinale». Dopo la premessa l'assessore ha annunciato: «I lavori stanno procedendo e saranno ultimati per il 15 o il 30 di marzo. I problemi che ci sono stati hanno riguardato un piccolo cedimento di terreno. Per sanare la situazione è stato fatto un intervento con micropali per contenere un piccolo versante. Non è più stato rilevato alcun segno di cedimento e sono state eseguite in tempi diversi, nel 2009 e nel 2012 due accurate perizie geologiche. L'edifico è una struttura di ingegneria naturalistica e biocompatibile in cui sono state completamente ridotte le barriere architettoniche". Bruzzone ha rimarcato che la sua interrogazione risale a diversi mesi fa quando tutto era fermo a seguito della frana. Ha quindi rimarcato che si è fatto una scuola in una zona definita PG2 e questo ha comportato, a suo avviso, un aggravio di costi per mettere in sicurezza l'area. "Ma è inutile piangere sul latte versato – ha detto – L'importante ora è che il problema sia risolta e si arrivi al termine dell'opera".