Così, a qualche giorno dal referendum sul comune di Luni, bocciata dai castelnovesi, interviene il consigliere comunale di Castelnuovo Giancarlo Macchi (Lega Nord). "Invece - prosegue Macchi - siamo andati al voto in un clima di autentica campagna elettorale, dove non mancava nulla, dai megafoni ai volantini, con locandine dappertutto, quando invece sarebbe stata opportuna una maggiore sobrietà limitandosi a dare alla gente le informazioni necessarie per decidere. Diversamente, non ci si può poi lamentare della disaffezione verso la politica e infatti a molti lo spettacolo non è piaciuto e hanno preferito non votare. Abbiamo visto addirittura il PD mobilitato, come facevano i suoi predecessori negli anni '50, a sostenere a spada tratta la tesi del comune unico e se si è impegnato così tanto, è probabile che temesse che dal referendum uscisse un risultato diverso da quello che aveva deciso a tavolino e che aveva già confezionato in scatola chiusa per gli abitanti di Castelnuovo. Ma qualcosa è andato storto, sarà forse che sono sempre di più le persone che ragionano con la propria testa. Il risultato del referendum parla chiaro: il PD insieme alla sua proposta hanno preso una bella bastonata dalla gente e speriamo che questa volta abbiano imparato la lezione. Intanto la Regione rispetti la decisione che ha preso la maggioranza degli abitanti di Castelnuovo e ricordi che quando si celebra un matrimonio bisogna essere in due a dire di sì, non è sufficiente che lo dica una sola delle parti".