Regione, approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale la mozione presentata dal gruppo Lega Nord sui campi nomadi abusivi. Questa mattina, il Consiglio Regionale della Liguria ha dato la propria unanime approvazione alla mozione presentata dal gruppo Lega Nord, firmata dal capogruppo Francesco Bruzzone e dai consiglieri Edoardo Rixi e Maurizio Torterolo, sui campi nomadi abusivi presenti sul territorio ligure.
Il documento, che ha subito alcune modifiche richieste dalla maggioranza, "impegna la Giunta Regionale ad intraprendere iniziative nell'ambito del tavolo Rom con il coinvolgimento degli enti istituzionali competenti a partire dalle Prefetture e dagli enti locali, tese a superare ogni forma di abusivismo collegato alla presenza di nomadi in Liguria e a relazionare in merito entro 30 giorni alla competente commissione consiliare". "È una questione di legalità e di rispetto delle regole", afferma il capogruppo Bruzzone, "che causa molti problemi dislocati su tutto il territorio ligure. A seguito di una richiesta del nostro gruppo, la Regione ci aveva comunicato che esistono solo tre campi nomadi certificati in Liguria. Ergo, di conseguenza tutti gli altri non sono regolari e, in quanto tali, non devono esistere. È un principio di correttezza: tutto ciò che è abusivo non può essere tollerato. Come ho già detto, se viene ignorato il problema dei campi abusivi, allora domani qualcuno potrebbe costruire una baracca in piazza De Ferrari, in pieno centro a Genova, assolutamente indisturbato e impunito". "Ho appreso con soddisfazione che, dal momento della presentazione della mozione a oggi, alcune cose sono cambiate, e in diverse occasioni le amministrazioni locali hanno promosso sgomberi. Abbiamo chiesto alla Regione di prendere una posizione chiara. La politica non può fare la scelta di consentire che permangano o vengano attivate nuove forme di abusivismo sul territorio ligure, senza alcun rispetto delle minime condizioni igienico-ambientali. Tutti i cittadini devono rispettare le regole, non si può consentire che qualcuno le violi, perché corrisponderebbe a una forma di razzismo nei riguardi degli stessi cittadini liguri", conclude Francesco Bruzzone.