"Voglio sottolineare, prima di tutto - prosegue il primo cittadino - che sicuramente non mi sono mai sottratto al confronto dialettico e che non ho mai fatto ricorso alla denigrazione personale, neppure di chi mi accusa a vanvera, senza la minima consapevolezza delle affermazioni fatte. Spiace doversi abbassare a rispondere a tali vigliacche accuse e per di più proferite con questo tono sprezzante. Fortunatamente la credibilità non la decide certo il Sig. Bergitto. Quanto al "ceto oligarchico", mi risulta che, tra gli aderenti al comitato vi siano persone con trascorsi politici ben più antichi dei miei e di Pisani, e certamente il loro rappresentante in Consiglio Comunale fa vita politica da più di vent'anni, avendo virtuosamente militato in PDS, DS e SEL". Questa la presa di posizione di Ameglia Virtuosa alla quale Galazzo fa riferimento: "Fra le amministrazioni comunali che nel 2014 dovranno essere rinnovate ci sono quelle di Follo e di Ameglia. Due realtà molto diverse, accomunate però da un quadro totalmente fallimentare per quanto riguarda il ceto politico locale, asservito alle lobby di potere della Spezia, nel caso di Follo, e di Sarzana, nel caso di Ameglia. In entrambi i comuni si sta discutendo della possibilità di presentare liste civiche alle prossime elezioni: a Follo si sta già consolidando il consenso attorno alla candidatura a sindaco dell'ex-assessore Valeria Fregosi; ad Ameglia, invece, la situazione è ancora abbastanza fluida e c'è il rischio che ci siano in lizza, in alternativa al Pd ed alla destra, due distinte compagini. Questa prospettiva, in un comune in cui si vota a turno unico, significa la sconfitta sicura e quindi Ameglia Virtuosa rivolge un caldo appello a tutti gli uomini e a tutte le donne di buona volontà per evitare che il ceto oligarchico dei Pisani e dei Galazzo possa ancora una volta avere la meglio. E' certamente positivo che la società civile si esprima con una pluralità di voci e il confronto dialettico, anche aspro, è segno di vitalità però non possiamo ignorare che i nostri avversari, anche se screditati, restano temibili e non esiteranno ad usare tutte le armi a loro disposizione, compresa quella della denigrazione personale. Adoperiamoci dunque, attraverso la discussione e il confronto, affinchè nasca una lista unica, con candidati rappresentativi e lealmente supportati".
