Mattatore della prima serata è stato Don Andrea Gallo, che venerdì sera ha incantato per circa due ore il numerosissimo pubblico accorso ad ascoltarlo.
Introdotto dagli avvocati Fabio Sommovigo e Massimo Lombardi, segretario provinciale spezzino di Rifondazione, il fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova ha tenuto la sua personalissima "omelia" spaziando dalla difesa della Costituzione, dell'antifascismo e della Resistenza, all'attacco contro il governo Monti e il precedente governo Berlusconi fino a citare l'amico Fabrizio De Andrè e il grande Antonio Gramsci come simboli del suo personalissimo vangelo.
Don Gallo si è poi concentrato nel ricordo della violenta repressione di Stato del movimento no global di Genova 2001citando le condanne appena confermate dalla Cassazione per i funzionari di polizia responsabili per i fatti della Diaz e sferzando un duro "j'accuse" contro gli attuali vertici delle forze dell'ordine.
Il "prete di strada", 84 anni il prossimo 18 luglio, ha poi ricordato il potere violento dell'economia gestita dal turbocapitalismo, che distrugge i diritti dell'uomo e la democrazia nel nome del profitto, fino a criticare la stessa chiesa cattolica, ritenuta troppo accondiscendente con il potere economico e troppo preoccupata di criticare la libertà sessuale dell'inividuo invece che pensare a più autentica povertà cristiana.
Un Don Gallo che, tra battute fuliminanti e profonde riflessioni sulla politica e sull'umanità, ha divertito e commosso e il folto pubblico presente, salutando nel finale al compianto amico e compagno Aldo Lombardi.