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Bilancio 2025-2027, l’opposizione boccia la maggioranza: "Totale assenza di visione e metodo" In evidenza

Duro attacco dei consiglieri di minoranza dopo l’approvazione del bilancio: critiche su tutta la linea.

Assenza di programmazione e totale mancanza di metodo: è questa la sentenza delle forze di opposizione del Comune della Spezia, riunite oggi per tracciare un bilancio critico dopo la discussione sul bilancio di previsione 2025-2027, approvato ieri, 16 dicembre, in Consiglio Comunale. Un confronto lungo e acceso quello maturato in consiglio, che ha visto la maggioranza bocciare tutti e dieci gli emendamenti proposti dalla minoranza.

"Come gruppo PD, abbiamo dato un giudizio negativo sia sul 2024 sia sul bilancio di previsione – spiega Martina Giannetti, consigliere capogruppo di PD e Articolo 1. – Ne esce una fotografia di una visione inesistente, in cui manca una presa in carico dei problemi: lo si vede chiaramente sia nel bilancio di previsione che nel Documento Unico di Programmazione (DUP).

Le questioni non vengono affrontate nel modo corretto – prosegue Giannetti –. Non si analizzano le criticità per trovare soluzioni concrete. Questo è l’errore principale, evidente in molti ambiti: dall’edilizia popolare alla programmazione urbanistica. L’amministrazione non ha fatto nulla sul piano urbanistico, continua a rimandare l’eliminazione delle barriere architettoniche e ha lasciato fermo il piano delle antenne e quello di protezione civile, che risale addirittura al 2016. Sul tema dell’area Enel, la più grande sconfitta del 2024, l’amministrazione ha ceduto ogni ruolo decisionale, lasciando tutto nelle mani della società".

Anche sugli emendamenti, bocciati dalla maggioranza, il giudizio è duro: "Abbiamo presentato diversi emendamenti, tra cui uno sul trasporto casa-lavoro per i cantieri navali, ma è stato bocciato, così come altri documenti. Infine - conclude il capogruppo PD e Articolo 1 - c’è la questione dell’edilizia popolare: dal 2021 sono stati alienati 10 immobili a una media di 50.000 euro l’uno. Questo piano continua a erodere il patrimonio pubblico, proprio mentre la domanda di case popolari è in forte crescita".

A concentrarsi sul metodo utilizzato dalla maggioranza è Roberto Centi, consigliere del Gruppo LeAli/Alleanza Verdi Sinistra, che denuncia una totale assenza di dialogo. "Usciamo da sedute come quella di ieri sera con la convinzione che gli organi istituzionali della città servano a ben poco – dichiara Centi. – Assistiamo al solipsismo del Sindaco e dell’Assessore, a cui noi rispondiamo con argomentazioni puntuali sui capitoli di bilancio e con emendamenti consistenti, ma nessuno risponde. Questo rappresenta un vulnus della rappresentanza democratica, con conseguenze gravi, soprattutto in termini di astensionismo".

Centi entra poi nel merito delle scelte di bilancio: "Ci viene ribadito che la seduta sul bilancio è la più importante dell’anno, ma non si interviene mai per dire quale sia la visione della città. Troppe risorse sono destinate alla polizia locale e alla sicurezza, ma solo in termini di telecamere e droni. C’è invece poco per le politiche giovanili, lo sviluppo economico, la ricerca e l’innovazione. Il DUP ignora le problematiche reali: in Liguria peggiorano gli indicatori di sviluppo sostenibile legati alla povertà, aumentano i laureati disoccupati e si registra una forte emigrazione giovanile, con un calo preoccupante della fascia d’età 0-14. Anche la qualità della vita rimane insoddisfacente".

Il consigliere sottolinea anche la mancanza di attenzione ai progetti concreti: "Abbiamo presentato emendamenti concreti per affrontare queste criticità - aggiunge Centi. - Sul Waterfront, ad esempio, abbiamo chiesto l’inserimento di uno studio per un progetto urbanistico operativo, ma abbiamo ricevuto solo risposte marginali. Anche sulle questioni più piccole, come la pulizia delle scuole elementari di via Napoli, l’amministrazione si dimostra inerte. Ci era stato garantito che il problema sarebbe stato risolto, ma nulla è stato fatto. L’amministrazione non si occupa né delle grandi questioni né di quelle più semplici, e questo è il vero problema".

Il consigliere PD Andrea Montefiori si sofferma sull’ex RSA Mazzini, con annessa mancanza di posti letto per anziani, e sulla bonifica dell'Area IP: "Il Mazzini è una delle tante questioni irrisolte. Dopo 8 anni, questa struttura fondamentale è ancora chiusa e in città mancano 80 posti letto per anziani. Non c’è ancora una soluzione. Una giunta dovrebbe definire i risultati attesi e fare piani specifici per indicare cosa la città si aspetta da un luogo come questo. Per quanto riguarda l’area IP, dovrebbe essere un fiore all’occhiello per la città, invece, risulta essere un punto dolente. In 8 anni si arriverà a bonificare un solo un fazzoletto di terra, circa 15.000 metri quadri, ma resteranno altre decine di ettari da recuperare. La situazione è complessa e coinvolge proprietà pubbliche e private, ma l’impegno per reperire risorse e idee non è stato sufficiente."

Montefiori converge sulla mancanza di visione dell’amministrazione: "Il tratto di questa giunta è che non ha un pensiero, un'elaborazione propria. Quando si tratta di progettare questa amministrazione si ferma. Una città senza futuro. Se uno vuole investire alla Spezia non sa dove farlo poiché la pianificazione non esiste più".

In seguito il consigliere di +Europa Franco Vaira si concentra sulla questione anziani e RSA Mazzini: "Non si capisce come l'amministrazione voglia affrontare la questione di come gli anziani vivono e soprattutto come devono vivere quando non sono più autonomi. A dicembre 2024 era stato affidato un incarico esterno per capire cosa fare dell'RSA Mazzini. A distanza di un anno non siamo stati informati dell'esito di queste consulenze e hanno deciso nel DUP di venderla. Alla fine scopri che di fronte a un bisogno di 200 posti in realtà non ne mancano 80, poiché quel numero si riferisce a coloro che sono in lista e non hanno posto. La verità è che la maggioranza di persona che ne ha bisogno non fa più neanche domanda vista la situazione. Oltretutto, in un momento storico in cui si va sempre più verso assistenza mirata".

Fa leva sulla mancanza di metodo e di rapporto anche il consigliere comunale di Spezia Bene Comune-Rifondazione Comunista Massimo Lombardi: "Mai ho assistito a una mancanza di rispetto istituzionale come in questi anni. Manca il rispetto del lavoro che quotidianamente mettiamo in campo. Siamo a segnare fatti gravi come la mancanza di convocazione delle commissioni che non ci consente di fare il nostro lavoro. Quest’ultimo aspetto non consente all’opposizione di fare il lavoro, ma noi continueremo a fare proposte. 

Lombardi affronta il tema del commercio: Non possiamo sentirci dire che la colpa della mancanza del commercio spezzino siano le terrazze. Si crogiola per non dare valutazione del piano del commercio mancante e fallimentare. Città simili alla nostra hanno rilanciato una visione diversa del commercio in città, legato sul piano culturale e degli eventi. Se noi analizziamo aperture servizi commerciali sono solo nell'ambito di ristorazione e gastronomia, mentre servirebbe rilancio profondo a partire dalla piazza.

E successivamente si sofferma sulla situazione economica degli spezzini: "Non sento valorizzare la situazione drammatica di crisi economica che attanaglia la nostra città. Situazione dilagante di povertà. Nuclei familiari che non riescono più ad avere un posto dove abitare, non ci sono stati interventi, ma sempre più frequente vedere disagio che porta in strada. Merita approfondimento".

Infine interviene Viviana Cattani, consigliera PD, che torna sul metodo con cui si la maggioranza affronta i consigli comunali: "Il documento del bilancio nelle passate amministrazioni si svolgeva in tre sedute: presentazione, discussione e votazione. Ma non era soltanto una discussione che avveniva all'interno della sede consiliare, bensì anticipata da una discussione nelle circoscrizioni quando possibile ma anche con i territori. Tutto ciò in questi anni mai avvenuto e mi porta a pensare che non vogliamo incontrare le realtà per non dover rispondere alle critiche.

Cattani denuncia le tempistiche di presentazioni dei documenti necessari ai fini del consiglio: "Nell'ultimo consiglio ci siamo trovati in imbarazzo anche perchè giovedì i capigruppo e i membri della commissione hanno ricevuto tutta la documentazione inerente al bilancio e venerdì andavano proposti gli emendamenti".

 

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