Si è svolta questa mattina presso la sede del Partito Democratico Coordinamento della Spezia, una conferenza stampa focalizzata sulla nomina di Luca Piaggi come Presidente di I.R.E (Infrastrutture recupero edilizio energia). La stessa è una società pubblica partecipata dalla Regione Liguria ma anche da tanti altri enti come il Comune della Spezia e quello di Genova.
“A cavallo tra il 2023 e il 2024 -ha affermato Marco Raffaelli, Consigliere comunale del Partito Democratico della Spezia - chi governava la Regione ha deciso di nominare come nuovo Presidente di I.R.E. Luca Piaggi, che è stato assessore nel primo mandato Peracchini e poi Consigliere comunale fino a dicembre 2023, rappresentando la lista Toti. Il passaggio tra la carica politico-amministrativa e quella nell’ente pubblico della società citata, però, è avvenuta in pochissimi giorni”.
Dopo un’attenta lettura del Decreto legislativo n. 39, normativa di riferimento sull’inconferibilità e incompatibilità a guidare amministrazioni e enti pubblici per coloro che hanno svolto degli incarichi politico-amministrativi, i presenti hanno constatato che, secondo loro, la nomina di Luca Piaggi fosse illegittima.
Piera Sommovigo, Consigliera comunale per il Partito Democratico della Spezia, ha spiegato le motivazioni per cui si tratterebbe di un illecito.
“Secondo la norma citata, operativa dal 2013, è obbligatorio attuare una fase di distinzione tra incarico politico e incarico “tecnico”. Il soggetto che è stato titolare di un incarico politico deve sopportare un periodo di raffreddamento di due anni affinchè non si possa in qualche modo ritenere favorito o agevolato. Regola che risponde alla trasparenza e all’efficienza dell’Amministrazione pubblica. Non è assolutamente una questione di competenze o capacità riguardati la persona nominata, ma una questione giuridica”.
“La nomina di Poggi- ha proseguito la consigliera- è avvenuta il 20 dicembre 2023 nel momento in cui ricopriva ancora la carica di Consigliere comunale. Posto che il Consiglio comunale della Spezia ha preso atto delle dimissioni dalla carica di consigliere in data 15 gennaio 2024. Vi è stato quindi un passaggio diretto e automatico”.
Sommovigo ha voluto mettere in chiaro anche che la norma prevede, essendo La Spezia un comune che supera i 15 mila abitanti, che i titolari di un incarico politico non possano avere incarichi di amministratore di Ente pubblico a livello regionale o incarichi di amministratore di Ente privato in controllo pubblico di livello regionale. I.R.E opera però come stazione unica appaltante in Liguria.
Secondo quanto appena detto, Raffaelli ha aggiunto che nello spezzino la società ha in gestione l’opera di realizzazione dell’ospedale Felettino. Se venisse quindi confermato dagli enti deputati al controllo che si tratta di una nomina considerata illegittima, anche tutti i gli atti firmati dalla persona che è stata indicata nell’esercizio della sua carica diventerebbero automaticamente nulli. Piaggi è subentrato però, per quanto concerne l’opera del Felettino, quando l’appalto era già stato espletato. Qualora l’autorità rilevasse che la sua nomina fosse inconferibile, solo gli atti firmati dal momento dell’ inizio del suo incarico verrebbero conseguentemente annullati.
“Abbiamo presentato ieri un esposto all’ANAC, per segnalare l’accaduto e la violazione della normativa. Voglio precisare — Ha chiarito l’esponente del PD spezzino - che questa non è assolutamente una cosa personale contro qualcuno ma è una questione politica. In via di autotutela invitiamo Luca Piaggi a dimettersi dal ruolo di Presidente e chiediamo a Bucci se non ritiene di dover dire due parole visto che il Comune di Genova partecipa attivamente in I.R.E. Chiediamo anche al Sindaco Peracchini cosa pensa di questa vicenda. Si tratta ovviamente- ha concluso il Consigliere- non di atti che possono essere stati firmati dai dirigenti amministrativi di I.R.E che possono siglare determine, ma di contratti, atti prodromici e non sappiamo quali di quest’ultimi siano stati indirizzati a opere pubbliche riguardanti il Felettino. Questo problema diventa quindi assolutamente rilevante per la continuazione dei lavori.”
L’ANAC era già intervenuto alla Spezia per il biodigestore, sanzionando l’appalto che aveva previsto l’affidamento della concessione al raggruppamento formato anche da I.R.E. In quel caso le modifiche operate erano sostanziali e avrebbero dovuto comportare quindi l’espletamento di una nuova gara d’appalto.
Presente alla conferenza anche Consigliere Comunale Andrea Montefiori.
“Abbiamo tradotto ciò che è stato scoperto con un esposto. Alla base del problema emerge però sempre il fatto che il principio con il quale queste persone si muovono è legato al “qui comando io e faccio quello che mi pare”. Ne sono un esempio lampante gli assessori che si fanno il video nell’ufficio del Comune o coloro che nei propri spot indicano il numero della segreteria per essere contattati. Ciò che è successo è ancora più eclatante, al di là della questione tecnica che è assolutamente preponderante, ciò che sta a monte risiede nell’atteggiamento con cui vengono vissuti i propri ruoli”.
I tempi di risposta dell’ ANAC dovrebbero aggirarsi intorno ai 30 giorni. Con la successiva apertura del fascicolo e di una fase istruttoria.
“Come tutti i procedimenti implicherà un contraddittorio tra le parti e verrà dato un termine per spiegare la situazione. Noi riteniamo che la norma sia chiara.” Ha detto in chiusura la consigliera Sommovigo.