"Ieri alcuni imprenditori spezzini legati al food e a negozi di commercio al dettaglio hanno denunciato un calo del lavoro fino del 30%, rispetto al passato.
È un trend drammatico, che ha cause nazionali ma anche tutte locali. Nell'anno trascorso il PD in Consiglio Comunale ha evidenziato come numerose iniziative del Comune della Spezia avrebbero prodotto risultati negativi sul commercio del centro, mettendolo ulteriormente in difficoltà, ed ha tentato, come opposizione, di contribuire portando proposte alternative di sostegno concreto.
Pensiamo all'abrogazione dei limiti minimi di occupazione di suolo pubblico per i dehors; una misura che ha innescato una convivenza difficile e conflittuale tra operatori del food ed alcuni negozi di artigianato e commercio al dettaglio.
O all'ordinanza del divieto di accesso dei veicoli Euro4 introdotta improvvisamente ed in assenza di necessarie misure di accompagnamento, finalizzate sia alla tutela del diritto alla mobilità di alcune fasce della popolazione, sia alla salvaguardia degli interessi dei commercianti del centro.
Di fronte a politiche del commercio applicate dall'amministrazione solo attraverso scarsissime iniziative sul marketing (ultima, il sito ShoppingLaSpezia che però non appare tra i risultati di Google se si cercano quelle parole) verso le quali l'imprenditoria cittadina ha mostrato un interesse minimo se non nullo, il PD ha chiesto l'introduzione di strumenti di pianificazione e progettazione.
Per tutelare concretamente la qualità del commercio del centro città e per evitare che si sviluppasse un'offerta complessiva completamente squilibrata sul food si è proposto per l'ennesima volta di riprendere la filosofia del piano del commercio, aggiornandolo alla situazione odierna, per tradurlo ed applicarlo mediante intese con Regione Liguria – come fatto ad esempio nel Comune di Riomaggiore. Non aver messo a terra una pianificazione per stabilire quale rete commerciale l'amministrazione volesse sviluppare in questi anni ha lasciato spazio alla proliferazione spasmodica di un settore, quello del food, che dopo un periodo positivo oggi si unisce a quei commercianti colpiti da un calo di lavoro.
Al fine di consentire lo sviluppo omogeneo ed equilibrato dell'occupazione del suolo pubblico nelle vie del centro e tra le diverse attività, si è proposto di introdurre lo strumento del Piano di Massima Occupabilità, come adottato in diversi Comuni d'Italia.
Per evitare che una fetta degli spezzini abbandonasse progressivamente il centro, si è proposto di introdurre l'ordinanza del divieto Euro4 solo successivamente alla partenza dei parcheggi di interscambio e del servizio di navetta, accompagnando tale divieto con iniziative precise, come un'accessibilità libera e senza deroghe al parcheggio di Piazza Europa ed agli stalli del perimetro di Piazza Cavour.
Proposte sensate e ragionevoli che però nella Giunta e nel Sindaco non hanno destato riflessione o interesse.
Oggi però – e questo ci fa sorridere – leggiamo esponenti dell'amministrazione affermare di rimanere aperti a nuove soluzioni, ascoltando tutti, perché si possa correggere il tiro.
Peccato lo si dica quando i danni sulla pelle dei commercianti si siano già prodotti.
Ascoltando fin dal principio, anche le nostre posizioni, pensiamo si sarebbe potuto correggere il tiro prima di far partire il colpo.
L'occasione è comunque utile per chiedere nuovamente al Sindaco di introdurre tutte le misure che abbiamo proposto nei mesi e negli anni passati".
Marco Raffaelli
Martina Giannetti
Andrea Frau
Andrea Montefiori
Dino Falugiani
Piera Sommovigo
Viviana Cattani
Fonte immagine di copertina: Freepick (www.freepick.com)