"Da un'analisi puntuale dei dati a disposizione, emerge che negli ultimi anni c'è stato un calo costante e sensibile degli interventi chirurgici in Asl5. Una flessione di quasi 8000 interventi tra il 2020 ed il 2022". Così Roberto Centi, Consigliere regionale Lista Sansa ed esponente del movimento LeAli a Spezia.
Infatti, se dal 2015 al 2019 il numero totale di interventi chirurgici è rimasto sostanzialmente stabile (nel 2015 sono stati 9.516 e 9.502 per il 2019), da lì in poi, complice inizialmente l'emergenza Covid, si è verificata una riduzione progressiva: nel 2020 sono stati 5.778 con una riduzione di 3.724 interventi rispetto al 2019; nel 2021 sono stati 7.265, con una riduzione di 2.237; nel 2022 7.533, con una riduzione di 1.969; nel 2023 7.801, con una riduzione di 1.071 rispetto al dato iniziale. Persi, dal 2020 al 2022, complessivamente 7.930 interventi.
Calati anche gli interventi ambulatoriali, che nel 2019 sono stati 59.661 e nel 2023 sono arrivati a 51.343, con una perdita in quattro anni di circa 55.000 interventi.
Puntualizza Centi: "E' chiaro che a questa consistente flessione di interventi corrisponde un aumento della mobilità passiva verso le altre regioni, a causa delle liste di attesa infinite anche per interventi urgenti, che la normativa di legge che prevede, qualora non ci fosse posto in lista, la sostituzione con privati convenzionati o intramoenia senza aggravio di costi per il paziente, non è riuscita a soddisfare. E' questo un trend assolutamente negativo, provocato anche dalla riduzione di personale (siamo la maglia nera della Liguria), mancanza di risorse investite, di macchinari, aggravato da strutture fatiscenti e carenze organizzative."
Conclude il Consigliere regionale: "In questo contesto, la Regione Liguria ha anche avuto il coraggio di utilizzare i 3 milioni e 500mila euro dell'avanzo di esercizio della Asl5 per ripianare in parte il debito del San Martino di Genova. Bisogna decisamente cambiare passo e dedicare risorse e nuovo personale alla Asl 5, come richiesto a gran voce dai cittadini che sono scesi in piazza il 14 giugno scorso alla Spezia in difesa della sanità pubblica e come richiesto oggi in Consiglio regionale dalle opposizioni unite."