"Questa Amministrazione si caratterizza sempre per il mancato confronto con i cittadini; è avvenuto così anche con il cedro di Pegazzano, abbattuto senza coinvolgere i cittadini nella decisione e con un blitz di questa mattina dal sapore amaro di un intervento di ordine pubblico".
Così Roberto Centi, Patrizia Flandoli e Giorgia Lombardi, LeAli a Spezia, che continuano: "nessuno si è preoccupato di condividere con i cittadini la perizia che ha definito l'albero di categoria D, cioè di pericolosità elevata; tanto meno Peracchini, impegnato ad auto incensarsi ad ogni occasione, e l'assessore Casati, nonostante il moto di opposizione dei cittadini di Pegazzano che in pochi giorni hanno raccolto più di 400 firme contro l'abbattimento e nonostante le plurime sollecitazioni ricevute dal nostro gruppo per avere una controperizia".
"Ci chiediamo: la pericolosità dell'albero era tale da abbatterlo senza cercare soluzioni alternative? Era troppo chiedere all'Amministrazione un confronto pubblico con i cittadini? Domande che rimarranno, teniamo, senza risposta. In ultimo, chiediamo se non si ritenga doveroso utilizzare i proventi della vendita del legname della pregiata essenza per opere in favore del quartiere di Pegazzano, possibilmente in materiali ricavati dal legname, tipo panchine e tavolini, quale forma di ultimo beneficio derivante dalla lunga vista del Cedro di Pegazzano", concludono i Consiglieri comunali di LeAli a Spezia.