Poiché ricostruzioni di stampa mi menzionano insieme ad autorevoli esponenti del partito rispetto al tema delle candidature alle imminenti elezioni europee mi trovo costretto a fare un minimo di chiarezza.
Per quanto mi riguarda, in un colloquio a Bruxelles con la segretaria Schlein mi è stata sottoposta l'ipotesi della mia ricandidatura in quanto uscente che non ha raggiunto il limite dei tre mandati parlamentari previsto dal nostro statuto: in quella occasione è stato espresso un giudizio molto positivo sul lavoro della nostra delegazione e del mio come capodelegazione in particolare, valutazione poi ripetuta in pubblico in varie occasioni anche in questi giorni.
A seguito di questo scambio con il vertice del partito ho deciso di verificare l'opinione dei rappresentanti del territorio: ho riscontrato un supporto unanime e netto alla prospettiva di una mia ricandidatura da parte dei segretari delle federazioni liguri del PD e forte di questo pieno e chiaro sostegno, che ho raccolto anche da tutti i nostri maggiori amministratori locali, ho confermato questa disponibilità parlandone anche col segretario regionale.
Ciò non impedisce di giungere ora a valutazioni diverse o più articolate: alla fine deciderà, penso entro pochi giorni, il partito nazionale e ligure su come ognuno di noi possa dare il miglior contributo al progetto che dobbiamo mettere in campo per un'alternativa credibile alla destra in Liguria, in Italia e in Europa.
Questo e solo questo è ciò che interessa ai nostri elettori, non i destini dei singoli, per questo non ho intenzione di alimentare ulteriori dibattiti su questo tema fino a quando prenderemo, nelle sedi previste e non sui giornali, le necessarie decisioni.
Brando Benifei,
capodelegazione del PD al Parlamento Europeo