"Il taglio dei fondi Pnrr che colpirà gli investimenti previsti per la sicurezza sismica degli ospedali italiani, inizia a dare i suoi primi frutti avvelenati nella sanità ligure". Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini che oggi ha interrogato l'assessore competente sul futuro dell'ospedale di Levanto con focus sui servizi sociosanitari, dislocati per tutta la durata dei lavori di ristrutturazione.
"Il taglio che colpirà Levanto è stato quantificato in 3,5 milioni di euro – continua Ugolini - Gratarola ha assicurato che la Regione non rinuncerà agli interventi, ma non ha chiarito come vi farà fronte e quali tagli opererà per assicurare al San Nicolò quanto il ministro Fitto ora nega. Il rischio che corre la sanità territoriale è così duplice: tagli su altre voci certamente importanti per la collettività e depotenziamento dell'ospedale di Levanto per il quale si profila la perdita a tempo indeterminato di servizi essenziali per il territorio come fisiatria, psichiatria, dermatologia, oculistica, neurologia, otorinolaringoiatria, reumatologia, urologia e il consultorio materno-infantile".
"Oggi l'assessore ha promesso che al termine dei lavori di ristrutturazione tutte le attività rientreranno all'interno del San Nicolò. Avremmo però gradito il cronoprogramma dei lavori, per rassicurare i cittadini preoccupati per il futuro del loro ospedale", e conoscere nel dettaglio come la Regione intenda salvaguardare la messa a terra dei lavori", conclude Ugolini.
"I lavori all'ospedale San Nicolò di Levanto partiranno regolarmente a maggio". L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così a margine del consiglio regionale alle parole del consigliere di opposizione Paolo Ugolini sul futuro del nosocomio del levante ligure.
"Il consigliere regionale cita tagli dei fondi Pnrr che sono stati annunciati a livello centrale – aggiunge l'assessore Angelo Gratarola – ma che al momento sono oggetto di un'interlocuzione con il Ministero della Salute. Regione Liguria verrà audita nei prossimi giorni e siamo fiduciosi nel poter riuscire a proteggere le nostre risorse e quindi il cronoprogramma di Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali operative territoriali da concretizzare entro il giugno 2026".
Nel corso dei lavori di ristrutturazione dell'ospedale San Nicolò i servizi sociosanitari verranno riorganizzati. Negli spazi messi a disposizione del Comune di Levanto troveranno spazio il Consultorio materno infantile, Fisiatria, Psichiatria. Negli spazi del Distretto 17 a Brugnato saranno allocate Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Neurologia, Reumatologia, Urologia. I restanti servizi ambulatoriali restano invece nella sede dell'Ospedale mentre i prelievi dei donatori di sangue verranno mantenuti presso l' A.V.I.S. Levanto.
"Entro la fine del 2026 i lavori termineranno e tutte le attività rientreranno all'interno dell'Ospedale San Nicolò", rassicura Gratarola.