Il cedimento che ha interessato il Pozzale è l'ennesima dimostrazione che l'assenza del Parco, con i suoi monitoraggi e con la dovuta manutenzione, produce soltanto degrado e disastri.
Da tempo il Pozzale appare sulla stampa non per la sua bellezza selvaggia, ma per i mucchi di spazzatura e per l'abbandono.
Da tempo abbiamo denunciato questi problemi chiedendo a gran voce che il Comune si attivi per rendere agevole la discesa in spiaggia, per provvedere alla dovuta pulizia e per dotare di servizi tutta l'area.
Con quest'ultimo crollo si chiude una vicenda che penalizzerà tutta l'area e che il Comune avrebbe potuto mettere in sicurezza, ripulire e rendere un luogo speciale.
Ben lo sanno i residenti sull'isola e ben lo sanno anche tutti quelli che frequentano il Pozzale non appena le condizioni del tempo e i trasporti lo rendono fruibile.
A pagarne le conseguenze saranno, oltre ai cittadini, gli operatori turistici e l'azienda dei trasporti, ma pare che questo sia solo colpa del destino cinico e baro.
Il Comune sostiene di non aver denaro, sostiene che i tempi per le progettazioni e l'appalto saranno lunghissimi ma non si accorge di essere il principale attore di quanto è accaduto?
Non vorremmo che fosse un ulteriore pretesto per invocare il famigerato Masterplan - e quindi l'intervento privato - per vendere o dare in concessione anche quella parte di Isola invece che prendersene cura (come è già successo per la Torre Capitolare, per la scuola e per le tante altre vicende che tristemente costellano la storia recente di Porto Venere).
Diceva qualcuno che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.
Movimento PalmariaSi MasterplanNO
(Foto Sergio Pennisi - secondo classificato del concorso PalmariaSI 2023 - 'Gli scorci')