All'indomani della revoca delle deleghe di Assessore e dell'incarico di Vicesindaco di Levanto, Olivia Canzo ci spiega la propria posizione e quanto accaduto.
"La revoca l’ho appresa tramite messaggio vocale, neanche il coraggio di convocarmi di persona - afferma Canzio, - mi viene imputato il fatto di non aver rispettato procedure interne in merito a una questione che avremmo dovuto recepire dall’alto, dalla Regione. Per me era una follia, nonché una battaglia che andava fatta".
Canzio spiega la questione che ha portato alla revoca del suo incarico: “Parlo degli aumenti tariffari previsti da Regione Liguria, una delibera in cui, in determinati periodi dell’anno classificati da bollino rosso, le entrate dei mezzi ferroviari delle Cinque Terre da 5 passeranno a 10 euro a tratta, così che, una famiglia di quattro persone, qualora volesse arrivare a Riomaggiore, sarà costretta a spendere €80, un costo insostenibile".
"Mi è stato imputato quindi di non aver discusso in sedi opportune questa posizione, ma è pur vero che l’adesione al protocollo Toti mi è stata presentata dal Sindaco Del Bello qualche giorno prima, senza discussione effettiva tra i Consiglieri almeno di maggioranza, di conseguenza, nessun atto ufficiale che attestasse una presa di posizione in merito, quindi mi sono sentita libera di esprimere il mio parere nei confronti di una questione che ritengo inaccettabile nella sua iniquità".
"Infine, prendo atto che il dissenso non venga accettato. Sulle tariffe il resto della maggioranza è rimasto in silenzio, prendo quindi atto del fatto che siano favorevoli alla manovra della Regione".
Ieri, però, il sindaco Del Bello non ha firmato il protocollo con la Regione, pertanto Canzio conclude: "Io chiedevo che il sindaco non firmasse, cosa che ieri non ha fatto. Dove sta dunque la divergenza che mi viene imputata?".