"Secondo il Circolo Nuova Ecologia l'Arsenale, tra le zone più bombardate nella seconda guerra mondiale e sito di lavorazioni navali, ha nei sedimenti livelli preoccupanti di inquinanti, come emerso peraltro durante le conferenze dei servizi al Ministero dell'Ambiente di 20 anni fa - lo afferma Legambiente, che prosegue - E' urgente la bonifica sia dei fondali che a terra, partendo dal Campo in Ferro, una vera e propria ferita aperta; in secondo luogo va ripresa la trattativa con la Difesa per la dismissione di aree".
"Da sempre - continua Legambiente - abbiamo una città nella città che però rimane preclusa alla fruizione e agli investimenti. E' giunto invece il momento che l'intera comunità venga coinvolta nelle scelte per la valorizzazione di un bene che è anche storico e paesaggistico, e non può rimanere ostaggio di decisioni romane, ma nemmeno di accordi bilaterali tra amministrazione e interessi di parte. Ne emergerebbero sicuramente proposte che coniugando ambiti culturali, ricreativi, della formazione, turistici e del commercio genererebbero anche molte più ricadute occupazionali".