In merito alla polemica sollevata dal Pd per quanto riguarda l'accordo di segretezza con Enel, si tratta di un accordo bilaterale riservato unicamente agli stackholders. Sarebbe opportuno quindi che qualcuno spiegasse, in modo particolare all'europarlamentare Benifei già in campagna elettorale ma che lunedì ha trovato il tempo di onorarci della sua presenza in consiglio comunale, che i consiglieri hanno già acquisito il documento e hanno audito Enel ponendo tutte le domande e ottenenendo tutte le risposte.
La richiesta di accesso agli atti da parte del consigliere presenta, contestualmente, degli ovvi risvolti penalistici. Infatti, l'art. 43 comma 2 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267, t.u.e.l., stabilendo che i consiglieri sono tenuti al segreto per le notizie acquisite esercitando il diritto d'accesso, li espone all'applicazione dell'art. 326 c.p. in caso di violazione di tale segreto.
Il contenuto dell'obbligo la cui violazione è sanzionata dal summenzionato art. 326 c.p. non è, difatti, limitato soltanto alle informazioni sottratte alla divulgazione in ogni tempo e nei confronti di chiunque, ma si estende altresì alle informazioni la cui diffusione sia vietata dalle norme sul diritto di accesso, perché effettuata senza il rispetto delle modalità previste, ovvero nei confronti di soggetti non titolari del relativo diritto16. In base a tale indirizzo la rivelazione da parte del consigliere comunale delle informazioni acquisite esercitando il diritto d'accesso è punibile ai sensi dell'art. 326 c.p.
Per quanto riguarda il futuro dell'area Enel, questa Amministrazione segue attentamente ogni fase del processo di dismissione e conversione dove il bene dei cittadini è al primo posto. Contrariamente a chi oggi è solamente a caccia di qualche preferenza.
Patrizia Saccone
Assessore Comune della Spezia