Misure impopolari, che forse non sono poi così impopolari verrebbe da dire, e alla vigilia di una finanziaria che si preannuncia lasciar pochi spazi di manovra, le intenzioni al voto rilevate in questi giorni da diversi istituti danno il partito di Giorgia Meloni ancora in crescita.
In queste ultime ore stanno uscendo i sondaggi relativi alle intenzioni di voto degli italiani o della fiducia che i cittadini rivolgono ai loro rappresentanti in Parlamento e la maggior parte di essi rileva una crescita di Fratelli d’Italia.
Nonostante il conflitto e la incondizionata adesione atlantista, nonostante misure impopolari prese dal Governo, come ad esempio l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, nonostante un’invasione di immigrati lungo le nostre coste che sta mettendo in crisi i centri di accoglienza, nonostante una opposizione che a ogni respiro di un esponente del centro destra chiede, come minimo, le dimissioni di un ministro, nonostante la ripresa degli scioperi, anche generali, dei quali in effetti si sentiva la mancanza durante i governi precedenti a guida PD e M5S, nonostante la zavorra del Super Bonus e i suoi restanti 80 miliardi di debito, oltre ai 20 già pagati da questo Governo, nonostante tutto ciò Fratelli d’Italia sale nelle intenzioni di voto della maggior parte degli Istituti di rilevazione statistica.
Pare proprio che la prima donna premier d’Italia continui a elargire aspettative positive, forse per una marcata coerenza delle sue azioni, forse per la sua capacità di tessere relazioni internazionali in ogni dove, come non si vedeva da tempo immemorabile, forse per la caparbietà e autorevolezza con la quale Giorgia Meloni guida la coalizione, fatto sta che, se non sorgeranno fratture interne, il Governo ha veramente la possibilità di traguardare la legislatura e nei prossimi anni di portare i correttivi e le integrazioni alle promesse elettorali ancora nel cassetto.
Tutto ciò al netto di nuove emergenze e con la speranza che la guerra vada verso il tempo di pace, che l’economia riprenda a crescere e che la BCE sospenda l’aumento dei tassi di interesse, peraltro giustificati da una inflazione “drogata” dai costi energetici e non da economie in crescita e maggiore circolazione di denaro.
I sondaggi positivi riscontrati a quasi un anno dalle elezioni del 2022, non devono però essere considerati un traguardo, bensì un invito a proseguire, con coraggio, le azioni di Governo.
In sintesi:
L’ultimo sondaggio Ipsos, pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera, ha indagato le intenzioni di voto degli italiani e mostra Fratelli d'Italia tornare sopra il 30%
Altri:
Tecnè del 2 settembre
FdI - 28,5% (0,2% rispetto al 10 agosto)
Pd - 20,3% (+0,1%)
M5S - 15,5% (+0,1%)
Lega - 8,9% (+0,2%)
FI - 10,2% (-0,9%)
Azione - 3,6% (+0,2%)
Italia Viva - 2,6% (=)
Lab21.01 per Affari Italiani del 10 agosto
FdI - 29,4% (+0,3% rispetto al 27 luglio)
Pd - 20,2% (-0,1%)
M5S - 15,8% (+0,7%)
Lega - 10,2% (+0,6%)
FI - 7,6% (+0,1%)
Azione - 3,9% (-0,3%)
Italia Viva - 2,7% (-0,1%)
SWG/Tg La7 del 4 settembre 2023
FdI - 28,2% (-1,2% rispetto al 31 luglio)
Pd - 20,1% (+0,1%)
M5S - 16,9% (+0,6%)
Lega - 9,4% (-0,3%)
FI - 6,4% (-0,8%)
Azione - 3,5% (+0,1%)
Italia Viva - 2,8% (+0,3%)