"Con la costituzione dell'Agenzia regionale dei rifiuti, la maggioranza ha costituito una sovrastruttura inutile e costosa. L'ente non servirà a risolvere i problemi del ciclo dei rifiuti, ma escluderà dai processi decisionali gli enti locali. La Regione punta quindi sull'idea di un uomo solo al comando, mentre noi siamo convinti che bisogna dare centralità al territorio attraverso percorsi di partecipazione, come abbiamo proposto nei nostri emendamenti (che hanno ripreso tutte le osservazioni dei Comuni) che la maggioranza ha bocciato: da quello che chiedeva la partecipazione nelle decisioni degli enti locali e della città Metropolitana in merito a ciclo dei rifiuti, tariffe e impianti a quello che prevedeva di diminuire il costo di questa agenzia affinché non gravasse sulle spalle dei cittadini", dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente Commissione Ambiente Davide Natale, dopo la dopo l'istituzione dell'Agenzia regionale dei rifiuti.
"La nuova Agenzia nasce a discapito dei territori che verranno esclusi dai principali processi decisionali - prosegue Natale - e assume il ruolo di stazione appaltante degli impianti, si occuperà di affidare la loro gestione e la determinazione delle tariffe, ora in capo a Province e Comuni. In merito alla realizzazione degli impianti, l'unica gara da indire è quella del termovalorizzatore, anche se ad oggi non si sa né il luogo, né la capacità, né la tipologia. La tanta decantata capacità di decidere svanisce alla prima prova dei fatti. La Regione, quindi, costruirebbe un carrozzone, che costa oltre 700mila euro l'anno, solo per un impianto? la cui realizzazione, stando alle parole della Giunta, sarebbe stata comunque pianificata nel giro di pochi mesi? Quindi, se tutti gli impianti saranno realizzati a breve, di cosa si occuperà l'agenzia in futuro? I casi sono due: o è vero che in questi anni è stata avviata la realizzazione di gran parte degli impianti previsti dal Piano, e allora l'agenzia è inutile, oppure gli impianti realizzati sono pochi, e allora la narrazione dei grandi risultati raggiunti nel campo dell'impiantistica dei rifiuti è una favola che si scontra con la realtà".
"La verità - osserva il consigliere regionale PD - è che ci troviamo davanti a un poltronificio - di cui farà parte un direttore con un contratto da 148mila euro, un dirigente con un contratto da più di 100mila euro e 8 dipendenti che non si sa ancora come saranno individuati, visto che ad oggi non vi sono accordi sindacali - che sarà a carico dei cittadini, che si troveranno gravati dell'ennesima 'tassa Toti'. Una tassa ingiusta, anche perché non sarà parametrata al reddito del nucleo familiare ma solamente al numero di persone che lo costituiscono. È infatti previsto un pagamento in bolletta, con la Tari, di una cifra per ogni cittadino. La Giunta ha provato a scopiazzare quanto realizzato in Emilia-Romagna ma a conti fatti non riesce nemmeno a cogliere le opportunità di quella legge. In Emilia i territori sono al centro di ogni decisione, il personale è distaccato nell'Agenzia, la gestione delle politiche dei rifiuti è in capo ai rappresentanti delle amministrazioni locali e sono presenti distaccamenti funzionali presso le diverse Province".
"La Giunta si è dimostrata ancora una volta sorda a ogni sollecitazione sia quelle arrivate dagli enti locali (il disegno di legge ha ottenuto solo i 17 voti a favore su 32 aventi diritto) che quelle sollevate in aula dalle minoranze. L'Alisa della rumenta è un dispetto ai cittadini", conclude Natale.