Ad un anno dall’avvio del secondo mandato, Gazzetta della Spezia ha incontrato il Sindaco Peracchini che ha tracciato un bilancio di questi 365 giorni.
Signor Sindaco, un anno fa la sua riconferma e l’inizio di un secondo mandato. Le chiediamo se può fare un bilancio di questo primo anno.
E’ stato un anno molto intenso con sconvolgimenti a livello internazionale che ci hanno condizionato, come l’aumento del costo dell’energia, o i progetti del PNRR che avendo scadenze molto serrate hanno coinvolto tutta l’Amministrazione per poter mettere a gara i progetti; mi riferisco alla realizzazione di due palestre, una al Pala Mariotti e una a fianco della Scuola Media Fontana, quindi la demolizione e ricostruzione della scuola stessa, che ormai dovrebbe andare in gara, la realizzazione della nuova Scuola Materna di Via Sardegna, la conclusione della riqualificazione dell’ex deposito Fitram, un progetto molto bello, la riqualificazione del borgo di Cadimare. E poi ancora altri progetti: iniziano i lavori per il risparmio energetico del Teatro Civico, il percorso per non vedenti e portatori di handicap al CAMeC.
Chiaramente, oltre a completare progetti che avevamo in corso, come quello di Piazza del Mercato, che sta andando a conclusione, il centro sociale a Fossamastra che inaugureremo tra poco, dove ci sarà un luogo per i portatori di handicap e per gli anziani, la variante della strada della Darsena, che inaugureremo nelle prossime settimane. Siamo inoltre impegnati nel completamento delle infrastrutture del “Miglio Blu” e la realizzazione dei bagni pubblici in centro città.
L’Amministrazione ha lavorato moltissimo, è un periodo molto impegnativo, che ci farà vedere la realizzazione di tante altre opere nei prossimi mesi, compatibilmente con la situazione di bilancio, l’aumento dei costi energetici e le difficoltà, in alcuni casi, a reperire le materie prime. Tra qualche giorno partiranno i lavori di raddoppio dei parcheggi di interscambio, il nuovo impianto semaforico e avete visto già in centro città circolare i filobus al posto degli autobus. E poi ancora tantissimi altri progetti: abbiamo realizzato 10 km di rete fognaria, il progetto esecutivo per il nuovo depuratore, oltre a progetti che riguardano la cultura e i divertimenti. Ora dobbiamo concentrarci su tutto quello che serve per programmare un mandato, i progetti si programmano infatti nei primi due anni e si realizzano nei due successivi.
Ci sono differenze tra il primo e il secondo mandato?
Indubbiamente il primo mandato, dopo cinquant’anni di amministrazione di sinistra, è stato come entrare in una selva oscura dove ogni giorno c’era una sorpresa, una trappola, un’amarezza, qualcosa che si scopriva, con un bilancio che non permetteva nemmeno di tappare le buche.
Molto difficile, il fallimento in corso di Acam, la città era coperta di rifiuti, con molte zone allo sbando. Una situazione molto pesante, che abbiamo rimesso in sesto e che è stata premiata dai cittadini un anno fa. Il secondo mandato si è avviato in continuità di un lavoro iniziato nel 2017. Da una parte l’esperienza acquisita, dall’altra l’aver sistemato tanti problemi, è chiaro che oggi si può andare avanti con molta più efficacia e più speditamente: basti pensare che cinque anni fa la città era completamente bloccata dalla variante al Piano Urbanistico, che addirittura impediva la costruzione del molo crociere, non si poteva costruire più nulla, nemmeno ristrutturare. Quindi abbiamo fatto un lavoro importantissimo, pensiamo ad esempio al progetto “Spezia Forte”, il recupero del Parco delle Mura, del Parco della Rimembranza, della Galleria Quintino Sella, della Batteria Valdilocchi.
E’ chiaro che avere la possibilità di un certo periodo davanti e l’esperienza porta tutto ad essere più fattibile, anche grazie alla Regione che ci ha aiutato con finanziamenti.
E’ possibile fare qualche anticipazione sulla programmazione futura?
Il completamento del PNRR che riguarda opere che devono partire tutte, e oltre a questo la ristrutturazione del Parco del 2 Giugno.
Stiamo studiando il sottopasso di Via Diaz e il completamento del recupero del XXI Fanteria al servizio dei cittadini, un parcheggio a Pitelli, tanti lavori in tutte le scuole. I prossimi anni saranno molto intensi: stiamo lavorando per un nuovo protocollo con Enel per rilanciare e riutilizzare l’area che finalmente abbiamo fatto sgomberare dall’utilizzo del carbone a favore dell’ambiente. Altra decisione importante, e prima nella storia, quella di bonificare l’ex area IP con i fondi della Regione e del PNRR.
Quindi un’amministrazione molto attenta all’ambiente, alla qualità dell’acqua e dell’aria. Ricordo anche l’accordo con l’Autorità Portuale per l’elettrificazione delle banchine e per il trattenimento dei fumi emessi dalle navi. E poi ancora: il forno crematorio con un’area riqualificata per l’ultimo saluto ai nostri cari, un impianto che sarà a disposizione di tutta la provincia. La realizzazione del centro cottura che permetterà per i prossimi 16 anni di avere la garanzia di pasti a costi certi per le nostre scuole e anche per chi ha necessità. Quindi un lavoro intenso che parte dalla qualità dell’ambiente, una mobilità “green”. Il progetto “Spezia Forte” verrà completato con il forte di Montalbano, continuano i lavori dello Stadio Picco, per cui sono stati deliberati 4 milioni del Fondo Strategico Regionale.
Abbiamo fatto un accordo con l’Autorità Portuale per “Aspettando il waterfront”, i primi cinquemila metri quadri di “Calata Paita” sono stati restituiti alla città. E poi sono previsti tanti spettacoli, nuove produzioni teatrali e concerti: una città che vive con una nuova realtà dinamica, siamo leader mondiali della nautica, abbiamo il “Miglio Blu”, insomma i nostri progetti stanno andando avanti, di pari passo con lo sviluppo economico e tecnologico, la qualità dell’ambiente e della vita, ma soprattutto stiamo dimostrando che La Spezia è tornata attrattiva per gli investimenti e per i giovani e questo è molto importante.