Quando ho ascoltato la registrazione del comizio del sig. Sabino Lenoci dal palco del teatro Impavidi non credevo alle mie orecchie. Ho atteso prima di intervenire sull’argomento, ma in qualche modo mi sento costretto a farlo, essendo uno di quei fantasmi evocati da Lenoci, che come ormai si sa ha portato la musica in un luogo barbaro e incolto fino alla sua venuta. Non pretendo di avere meriti particolari ma faccio il musicista da oltre quarant’anni. Pochi giorni fa sono stato votato per la quarta volta come Direttore del Conservatorio della Spezia e ho operato in molti contesti diversi come Direttore artistico o con incarichi simili.
E’ molto triste ascoltare certe sparate, ma la mia intenzione era di mantenermi fuori dalla polemica. Tuttavia, riflettendo meglio, credo sia mio dovere denunciare quanto accaduto, soprattutto in seguito al silenzio istituzionale sull’argomento. In un mondo di social media, lasciare che una persona si esprima come Lenoci senza reagire può diventare pericoloso: qualcuno potrebbe, per semplice ignoranza, dargli ragione.
Chiedo perciò a tutti gli intellettuali e artisti di Sarzana di reagire e di denunciare la violenza verbale di una persona che, senza contraddittorio, si è attribuita un ruolo messianico per la cultura di una città che ha dato al mondo un Papa e che, ne sono testimone, è stata capace assai prima dell’avvento del sig. Lenoci di produrre arte, musica e spettacolo a livelli anche altissimi.
Giuseppe Bruno