Nel pomeriggio, presso il Bagno Roma situato a Marinella di Sarzana, è intervenuto il Vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, il quale ha tenuto un incontro con le Associazioni di Categoria sul discusso tema della Bolkestein, che prevede gare d'appalto per la gestione delle spiagge e un confronto con gli operatori del settore balneare alla luce della recente sentenza della Corte Europea al riguardo.
"La parte difficile sarà far capire all'Europa che quello che noi abbiamo non è scarso, ma dobbiamo capirlo prima noi, è l’Italia che dovrà avere le idee chiare" - Dice Centinaio in merito al testo europeo, il quale sottolinea che la direttiva non si applica laddove non ci sia scarsità di risorse - "Se arriviamo ad indicare che la risorsa è scarsa e bisogna arrivare ad un traguardo, toccherà andare a gara".
Sulla possibilità di inserire degli eventuali paletti come piano "B", ad esempio rispettare chi occupa lo stabilimento da tempo: "Anche questa cosa è da trattare con l’Europa, perché parte da un presupposto, ossia garantire la concorrenza e per farlo tutti devono partire dallo stesso livello, quindi non conta ciò che è avvenuto in passato. Questo può essere definito piano B, anch'esso deve essere condiviso con l'Europa, qualora andasse male la mappatura, andando all’evidenza bisognerà fissare un altro paletto. Tutto ciò porta ad essere la questione lunghissima ma soprattutto durissima".
Sulla questione della mappatura, se solo italiana o condivisa anche con altri stati: "Gli altri stati non lo so, può essere che loro la abbiano già, in questo caso la mappatura è italiana perché il ricorso è stato svolto del tutto in Italia, il TAR di Lecce ha mantenuto in gioco la situazione".
Se a livello di investimenti la questione sta frenando l’Italia, Centinaio risponde: "Sta costando tanto economicamente al paese, io non so se direi di investire, non me la sento di dire ad un balneare di farlo, c’è gente che ha fatto grossi investimenti e ora non sa cosa fare. C'è una situazione di incertezza che crea problemi".
C'è un messaggio da lanciare? "Che questo è un anno di transizione, durante il quale il governo ci mette la faccia per far si che da periodo di transizione non si passi ad un anno infernale ma si guardi la luce, perché sarebbe un inferno per il sistema paese, dato che vorrebbe dire che i comuni dovrebbero fare i bandi e, con il massimo rispetto, al momento non sono in grado, quindi sarebbe un disastro, poi penso ai tribunali, i quali sarebbero pieni di ricorsi, si bloccherebbe l'intera macchina".
Sull'incontro con gli operatori del sistema balneare e associazioni di categoria: "Incontro positivo, mi porto a casa molti spunti di riflessione, dato che sono arrivati ragionamenti molto costruttivi".